interviste

Marco Liguori a Toro News: ‘Partita difficile per il Napoli’

di Andrea Abbattista

Manca ormai poco all'ultima partita del 2008 del campionato. Per i granata dietro l'angolo una partita difficile, contro una delle formazioni più in forma del campionato: il Napoli....

Redazione Toro News

di Andrea Abbattista

Manca ormai poco all'ultima partita del 2008 del campionato. Per i granata dietro l'angolo una partita difficile, contro una delle formazioni più in forma del campionato: il Napoli. Forti del terzo posto in classifica diviso con il Milan, i partenopei arrivano però a Torino con tre assenze pesanti, una per ruolo. Paolo Cannavaro, Hamsik e Lavezzi saranno i tre illustri “napoletani” assenti. Allertato per le mancanze ma fiducioso Marco Liguori, giornalista napoletano esperto di calcio e direttore de “Il pallone in confusione”:“E' una gara cruciale per il Toro perché deve assolutamente fare punti. Dall'altra parte c'è il Napoli che nonostante qualche assenza, soprattutto quella di Lavezzi, ha lo stesso l'obiettivo di tornare almeno con un punto per rimanere nelle posizioni alte della classifica”. Nuovo allenatore nel Torino, Walter Novellino, già passato da qui lo scorso anno, ma transitato anche a Napoli...“Sì, infatti quello che spaventa e a cui bisogna stare attenti è la legge dell'ex. Novellino è stato l'allenatore del Napoli nell'anno della promozione dalla Serie B nel 1999. In quell'anno c'era anche un carissimo giocatore, Antonino Asta, diventato poi capitano granata, che è un rimpianto, ma in quei tempi riversavamo in una brutta situazione economica e andavamo avanti soprattutto a prestiti. E infatti poi andò al Toro”.Un crescendo la storia del Napoli negli ultimi anni, fino al terzo posto a pari merito con il Milan e sopra Roma, Fiorentina e Lazio. Qual è il segreto?“Ci sono una serie di fattori che hanno portato il Napoli all'attuale posizione di classifica. Intanto il bilancio: i conti sono strabilianti e avevo scritto un pezzo proprio su questo valutando effettivamente che c'è un ricavo maggiore delle spese, quindi si riesce a coprire tutto quello che serve coprire e si ha anche un surplus. Sono davvero poche le società in Serie A ad avere questo bilancio. Il secondo fattore si chiama Pierpaolo Marino. De Laurentis è proprietario e Presidente, ma ha delegato molti poteri al “richelieu del mercato”. E' un grande uomo di mercato, basti fare i nomi di Hamsik o Mannini, ma non solo, anche Maggio esterno quanto mai azzeccato per la fascia destra e Denis, una scommessa vinta. Il Torino dovrà stare molto attento alle fasce, soprattutto perché è il tallone d'Achille per quanto ho potuto vedere nella partita contro il Bologna”. Tu che sei un esperto giornalista finanziario, il ritorno di Novellino può essere figlia soprattutto del fatto che era a libro paga?“Sì, può anche essere per questo. D'altronde quando si presenta un'urgenza si richiama anche così. Il fatto che lascia perplesse è che Novellino era stato mandato via a poche giornate dalla fine e ora è stato richiamato. Poi che sia l'uomo giusto per gli uomini a disposizione può anche essere. Credo comunque che il problema del Torino non sia il tecnico ma è un aspetto mentale, non riesco a capire come possa una squadra giocare una signora partita con il Milan e poi crollare completamente”.Parlando di passato... tuo padre è stato uno dei privilegiati che ha potuto veder giocare il Grande Torino. Che ricordi ti ha lasciato?“Io ho un ricordo bellissimo di quello che mi raccontava mio padre. Lui aveva circa 20 anni quando aveva visto per la prima volta giocare la squadra del 1946/47, l'anno in cui il Napoli retrocesse. Mi raccontava che non aveva mai visto una squadra che ogni 6-7 passaggi arrivava automaticamente al tiro, come fosse un orologio. Un orologio perfetto”.Quindi bisogna ripartire dalla storia per costruirsi un futuro! Un'ultima domanda come sempre si fa: un pronostico per Torino-Napoli.“Per quella bisogna avere una sfera di vetro. Per il Napoli non è una partita facile per via delle assenze, ma dico X 2”.