"Il Coordinamento Toro Club ha indetto un concorso tra i tifosi una votazione per premiare il Granata dell'anno e il tuo nome è incluso, che effetto ti fa questo riconoscimento?“E' quasi come un gol di Pulici: mi fa venire i brividi”.Quali sono le doti che bisogna avere per essere amati dal popolo granata?“Essere granata davvero. Prima di tutto, oltre tutto, senza distinzioni: sentire la "fratellitudine" più forte di qualsiasi altra cosa”.Come definiresti la tifoseria granata?“Il simbolo del cuore”.Cosa rappresenta per te il Centenario?“Un'occasione per riscoprire ancora di più le nostre radici e la nostra "diversità".Come festeggerai il 3 dicembre?“Con un fiore granata sulla tomba di mio padre”.Chi premieresti come granata dell'anno?“Un tifoso sorteggiato a caso tra quelli che in questi anni, nonostante tutto, nonostante tutti, hanno continuato a cantare in Maratona”.Tra i giocatori attuali chi inseriresti nella ipotetica rosa di tutti i tempi?“Per attaccamento ai colori forse Comotto, so che il suo amore per il granata è cristallino. E poi Jimmy Fontana, perché non giocherebbe mai, però avere un ultrà nella rosa è davvero una cosa "da Toro". Per qualità tecniche spero di poter un giorno inserire Rosina (bisognerebbe farlo giocare, però).Se fosse arrivato qualche anno prima, anche Muzzi aveva tutte le caratteristiche per essere ammesso nel mio piccolo olimpo personale”.Secondo te, dopo un anno e mezzo di presidenza, Cairo ha compiuto qualche errore?“Chi non sbaglia? Però Cairo ha sempre fatto tutto con buona fede, generosità, spirito da Toro, passione e soldi. Merita tutta la nostra fiducia, incondizionata. Non facciamo cretinate, teniamocelo caro...”.Cosa pensi di Zaccheroni, si può considerare un allenatore da Toro?“Per ora no. Soprattutto perché non è riuscito a dare la squadra l'ardore da Toro. Ma lo diventerà perché la forza del granatismo è capace di trasformare tutto. Persino Zaccheroni”.Le prestazioni non proprio convincenti della squadra secondo te è un problema dell'allenatore o dei giocatori?'Secondo me la rosa non è scarsa. E' un problema di morale, di gambe molli, di paura. Un problema psicologico, insomma. Le responsabilità sono dunque soprattutto dell'allenatore, che non riesce a risolverlo dando la sufficiente serenità alla squadra. Ma anche i giocatori, che si svegliassero...'.Come vedi il Toro nella classifica finale di questo campionato?“Forse salvo. Peccato, perché ad agosto credevo nell'Europa”.
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