di Paolo Morelli
interviste
Maspero: ”Camola, periodo fantastico”
di Paolo Morelli
Dici Riccardo Maspero e subito ti viene in mente quella buca che spedì il rigore di Salas appena più sotto del secondo anello del fu "Delle Alpi". Ma...
Dici Riccardo Maspero e subito ti viene in mente quella buca che spedì il rigore di Salas appena più sotto del secondo anello del fu "Delle Alpi". Ma l'ex granata ha passato due stagioni (e tre partite) intense in maglia granata che non possono ridursi a quella buca che fece da cigliegina sulla torta per una storica rimonta.«E' stato un bel periodo, fantastico e ricco di vittorie». Maspero commenta così quei due anni passati con Camolese in panchina, il tecnico che ora è tornato su quella stessa panchina, per compiere un'altra impresa. «Camolese è diverso perché è uno che si fa capire - spiega Maspero - e riesce a trasmetterti quello che ha dentro». Di più. «Quello che lui sente, tu riesci a svilupparlo sul campo». Un mister in grado di far capire anche cosa significhi giocare nel Toro. «Non proprio - obietta l'ex granata - perché quella è una cosa che devi sentirti. Il mister sa che cosa provino i tifosi e può spiegarti come devi fare, ma poi sei tu che devi dimostrare di meritarti quella maglia». Una cosa che, fosse sempre accaduta quest'anno, ora ci permetterebbe di vedere la squadra in una situazione ben diversa. «Adesso - continua Maspero - mancano pochissime partite, e l'allenatore dovrà trovare subito la quadra, facendo capire ai ragazzi che non c'è da salvare il proprio orticello, ma la squadra intera. Se poi si salva la squadra, si salva anche l'orticello». Sarebbe stato meglio che Camolese arrivasse prima? L'ex trequartista glissa la domanda, ma è difficile che pensasse qualcosa di molto diverso dal «sì».La determinazione è una caratteristica fondamentale del nuovo tecnico, cosa che nel Toro di Maspero era patrimonio di tutta la squadra. «Il nostro Toro - spiega l'ex granata - era fatto di ragazzi molto determinati. L'allenatore riusciva a tirare verso di sé l'intera squadra. Quando hai questo, ottieni i risultati, altrimenti si fa grande fatica. Ci vuole disponibilità da parte di tutti». E' il momento dei ricordi, sono molte le soddisfazioni ottenute da Riccardo Maspero al Toro. «In serie B ci furono otto vittorie consecutive, oltre al record di gol fatti, è stato qualcosa di stratosferico perché all'inizio Simoni aveva avuto una partenza sfortunata e ci davano per spacciati». Ma i ricordi migliori sono in serie A. «I derby e l'Intertoto, che non si raggiungeva da tanti anni. Qualcosa di fantastico». E nel Toro attuale? Chi somiglia a Maspero? L'ex granata è un po' indeciso: «Conosco solo Corini, però a livello tattico credo che sia Rosina. Lui è in grado di far fare il salto di qualità, se si metterà a disposizione della squadra».Il Toro di Maspero era dato per spacciato in serie B, poi ha vinto il campionato. Il Toro di Rosina è soli due punti dal Bologna, e spacciato non lo è affatto. «Col Bologna c'è uno scontro diretto da giocare - commenta Maspero - e se la Juve crede di poter recuperare sette punti all'Inter per lo scudetto, non vedo perché il Toro non possa recuperare due punti al Bologna per salvarsi. A inizio stagione il Cagliari era già iscritto alla serie B, ora invece è già salvo». Nove partite per sperare. «Gli episodi saranno determinati - chiosa l'ex trequartista -, il Toro è in una situazione delicata, ma in poco tempo si può rimediare un'intera stagione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Dici Riccardo Maspero e subito ti viene in mente quella buca che spedì il rigore di Salas appena più sotto del secondo anello del fu "Delle Alpi". Ma...
Dici Riccardo Maspero e subito ti viene in mente quella buca che spedì il rigore di Salas appena più sotto del secondo anello del fu "Delle Alpi". Ma l'ex granata ha passato due stagioni (e tre partite) intense in maglia granata che non possono ridursi a quella buca che fece da cigliegina sulla torta per una storica rimonta.«E' stato un bel periodo, fantastico e ricco di vittorie». Maspero commenta così quei due anni passati con Camolese in panchina, il tecnico che ora è tornato su quella stessa panchina, per compiere un'altra impresa. «Camolese è diverso perché è uno che si fa capire - spiega Maspero - e riesce a trasmetterti quello che ha dentro». Di più. «Quello che lui sente, tu riesci a svilupparlo sul campo». Un mister in grado di far capire anche cosa significhi giocare nel Toro. «Non proprio - obietta l'ex granata - perché quella è una cosa che devi sentirti. Il mister sa che cosa provino i tifosi e può spiegarti come devi fare, ma poi sei tu che devi dimostrare di meritarti quella maglia». Una cosa che, fosse sempre accaduta quest'anno, ora ci permetterebbe di vedere la squadra in una situazione ben diversa. «Adesso - continua Maspero - mancano pochissime partite, e l'allenatore dovrà trovare subito la quadra, facendo capire ai ragazzi che non c'è da salvare il proprio orticello, ma la squadra intera. Se poi si salva la squadra, si salva anche l'orticello». Sarebbe stato meglio che Camolese arrivasse prima? L'ex trequartista glissa la domanda, ma è difficile che pensasse qualcosa di molto diverso dal «sì».La determinazione è una caratteristica fondamentale del nuovo tecnico, cosa che nel Toro di Maspero era patrimonio di tutta la squadra. «Il nostro Toro - spiega l'ex granata - era fatto di ragazzi molto determinati. L'allenatore riusciva a tirare verso di sé l'intera squadra. Quando hai questo, ottieni i risultati, altrimenti si fa grande fatica. Ci vuole disponibilità da parte di tutti». E' il momento dei ricordi, sono molte le soddisfazioni ottenute da Riccardo Maspero al Toro. «In serie B ci furono otto vittorie consecutive, oltre al record di gol fatti, è stato qualcosa di stratosferico perché all'inizio Simoni aveva avuto una partenza sfortunata e ci davano per spacciati». Ma i ricordi migliori sono in serie A. «I derby e l'Intertoto, che non si raggiungeva da tanti anni. Qualcosa di fantastico». E nel Toro attuale? Chi somiglia a Maspero? L'ex granata è un po' indeciso: «Conosco solo Corini, però a livello tattico credo che sia Rosina. Lui è in grado di far fare il salto di qualità, se si metterà a disposizione della squadra».Il Toro di Maspero era dato per spacciato in serie B, poi ha vinto il campionato. Il Toro di Rosina è soli due punti dal Bologna, e spacciato non lo è affatto. «Col Bologna c'è uno scontro diretto da giocare - commenta Maspero - e se la Juve crede di poter recuperare sette punti all'Inter per lo scudetto, non vedo perché il Toro non possa recuperare due punti al Bologna per salvarsi. A inizio stagione il Cagliari era già iscritto alla serie B, ora invece è già salvo». Nove partite per sperare. «Gli episodi saranno determinati - chiosa l'ex trequartista -, il Toro è in una situazione delicata, ma in poco tempo si può rimediare un'intera stagione».
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