di Edoardo Blandino
interviste
Mondonico e le difficoltà del Toro
di Edoardo Blandino
Da calciatore ha militato nel Torino dal ’68 al ’70, collezionando 14 presenze e due reti. Come allenatore, invece, sotto la Mole ha avuto due esperienze. La...
"Da calciatore ha militato nel Torino dal ’68 al ’70, collezionando 14 presenze e due reti. Come allenatore, invece, sotto la Mole ha avuto due esperienze. La prima risale ai primi anni novanta, dal ’90 al ’94 quando alla guida dei granata ottenne notevoli risultati come un terzo posto in campionato, una finale in Coppa Uefa e la conquista della Coppa Italia. Al ritorno rimase solamente un biennio, ma in tempo per guadagnare sul campo una promozione in A. Ma anche i ricordi legati ai viola sono positivi: «Con la Fiorentina siamo saliti in A e riuscire a ottenere questo bel risultato con la squadra di cui si è tifosi è qualcosa di indimenticabile. Per quanto riguarda i granata, oltre agli splendidi anni trascorsi, ricordo che proprio in un Torino-Fiorentina misi a segno uno dei miei due gol in Serie A». Ora però bisogna concentrasi sul presente e la situazione di classifica del Toro non può far sorridere. Mondonico ha seguito la stagione dei granata e a TN esprime le sue perplessità. Il tecnico afferma di non poter sapere ciò che è successo, avendo vissuto il campionato dall’esterno, ma velatamente lascia trasparire qualche indizio.
"Mister Mondonico, entrando in tema partita, lei crede che Camolese e Prandelli siano le persone giuste per Torino e Fiorentina?L’allenatore giusto è quello che riesce a tirare fuori il massimo dai giocatori. La Fiorentina è stata costruita da Corvino e Prandelli e il tecnico viola grazie ai risultati di questi anni sta mostrando di essere l’uomo giusto. Camolese per adesso sta facendo bene, anche se bisognerà valutarlo poi nel tempo. Di certo è arrivato in una situazione non facile.
"A proposito di situazione non facile, il Toro ha cambiato addirittura tre allenatori, ma i risultati sono stati quasi sempre gli stessi. Come mai?L’esonero dell’allenatore serve a togliere le responsabilità ad altre persone. In alcune situazione sembra che l’allenatore sia la genesi di tutti i mali e mandarlo via serva a rendere tutti felici e contenti. In realtà non è così: quando due o tre allenatori non riescono a ottenere certi risultati allora i problemi stanno a monte. Certo, un cattivo allenatore è deleterio, ma fare percentuali su chi sia il responsabile è difficile, soprattutto stando fuori.
"Sembra che lei abbia seguito da vicino il campionato del Toro.Si, vedevo e guardavo con un certo interesse. Anche io mi sono chiesto come mai una squadra che sulla carta è superiore alla media e dovrebbe lottare per altre posizioni si trovi ora con quella classifica. Se nonostante i tanti cambi la squadra rimane senza una propria identità forse non dipende solo da chi ha guidato il gruppo fino ad adesso, ma può dipendere anche da una campagna acquisti non adatta.
"Dopo San Siro sono piovute molte critiche sui ai giocatori, rei di essere corsi a chiedere la maglia agli avversari a fine partita.Questo è un sintomo di qualcosa che non va nella squadra. Se succede significa che ci sono delle prerogative non positive ed è giusto che l’allenatore si chieda il perché di un atto simile.
"Cosa ne pensa della nuova dirigenza con Foschi?Penso che Cairo sia andato sul sicuro. Foschi nella sua carriera ha fatto ottime squadre e lo vedremo all’opera il prossimo anno, sperando che sia in A.
"In questi ultimi anni la rosa è stata quasi rivoluzionata ogni estate. Al termine di questa stagione, sarà giusto fare lo stesso?La squadra ha mostrato qualcosa che non va, senza dubbio. Questa gruppo e questi giocatori hanno disputato un campionato non all’altezza del Toro. A fine anno, sia in caso di permanenza in A o meno, bisognerà fare certe valutazioni. Quanti cambiamenti servono? Chi di dovere deciderà come e quanto intervenire per ottenere una squadra di un certo rilievo.
"Rosina non ha disputato una stagione positiva come quelle precedenti. Che cosa è successo?Le difficoltà stanno senza dubbio condizionando il ragazzo. Non è tranquillo e non riesce a mostrare le due doti. Non è una cosa positiva per il Toro che un giocatore importante come lui si eclissi proprio quando la squadra ne ha più bisogno. Forse bisogna anche valutare questo per il prossimo anno. Bianchi? In questo momento sta facendo molto bene. In coppia con Stellone ha dimostrato di essere all’altezza.
"Domanda secca, il Toro si salva?Si.
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