di Gianluca Sacchetto
interviste
”Ogbonna? Sono pochi quelli bravi come lui”
di Gianluca Sacchetto
Roberto Policano vestì la maglia granata per tre stagioni, dal 1989 al 1992, e fu uno dei protagonisti della splendida cavalcata in Uefa da parte del Toro di Mondonico, interrotta bruscamente...
Roberto Policano vestì la maglia granata per tre stagioni, dal 1989 al 1992, e fu uno dei protagonisti della splendida cavalcata in Uefa da parte del Toro di Mondonico, interrotta bruscamente solo in finale, in quell’infausta doppia sfida con l’Ajax. Oggi “Rambo”, come è stato affettuosamente soprannominato dai tifosi, è osservatore per conto dell’Udinese. Prima di parlare di Toro ne approfittiamo, quindi, per chiedergli qualche informazione in più sulla sua attività.
Buongiorno Roberto, quante partite guarda in una settimana base un osservatore?“Almeno due o tre sempre, dal vivo. Poi c’è un programma su internet che ci permette di vedere tutti i campionati del mondo e in questo modo possiamo vedere molte più partite. In un mese arriviamo anche a oltre cinquanta”.
L’Udinese ogni anno acquista tanti giocatori all’estero e poi li rivende dopo averli fatti crescere, realizzando spesso grosse plusvalenze. E’ questa la strada da seguire per le società medio-piccole, almeno per ciò che concerne il potenziale economico?“Credo proprio di sì, anche se le cose con il passare del tempo diventano sempre più difficili. Perché ti vai a scontrare con le grandi squadre e noi non ci possiamo permettere cose del genere, con i prezzi che ovviamente si alzerebbero. Bisogna arrivare per primi, la velocità fa la differenza”.
Per anticipare tutti serve ovviamente una rete di osservatori ben strutturata, capace di essere presente in ogni angolo del mondo. Quanto si impiega a costruirne una così capillare, come è sicuramente quella dell’Udinese?“Io devo dire che sono qui da tre anni ed era già tutto collaudato, quindi, è difficile capire le tempistiche. Noi siamo in tre che giriamo per l’Europa, a turno, mentre in ogni continente abbiamo due referenti fissi sul luogo. Questo porta ovviamente a buoni risultati”.
Spostandoci a parlare di Toro, vede una squadra attrezzata per rivestire un ruolo da protagonista in questa serie B?“Purtroppo non ho ancora visto partite dei granata quest’anno, perché per motivi di comodità assisto più a quelle di Padova, Vicenza e Triestina in serie B. Quello che posso dire, comunque, è che in un campionato lungo e difficile come quello di B tutto può succedere, pur considerando che avere davanti squadre come Siena e Atalanta non ti facilita di certo il compito. Per di più c’è un Novara che sta giocando benissimo e che merita sicuramente la posizione che occupa. Sviluppa un buon gioco e dimostra una buona organizzazione. C’è tanto merito del mister ma anche del ds Pasquale Sensibile, che ha plasmato alla grande questa squadra”.
Non è un mistero che il Napoli sia interessato ad Ogbonna. Secondo lei il Toro fa bene a cederlo per poi reinvestire il ricavato su altri giocatori oppure è da tenere a tutti i costi?“Secondo me tutti sono utili ma nessuno è indispensabile. Dipende molto da quello che ti offre il Napoli, come contropartite o come soldi. E’ una decisione della società, c’è da rifletterci bene sopra. Perché se si è individuato il sostituto si fa bene a venderlo, altrimenti è bene fare un sacrificio, rinunciando a dei soldi, per tenerlo e provare a tornare in serie A. Di certo non ci sono tanti giocatori che hanno le qualità di Ogbonna”.
Si parla dell’interessamento dell’Udinese per Ebagua. C’è qualcosa di vero?“Sicuramente è un buon giocatore, che si sta mettendo in luce in serie B. Ma l’Udinese in questo mercato non credo faccia operazioni importanti in entrata, piuttosto si concentrerà sulle cessioni. Sforzini, che torna dal Cluj, Morosini”.
Proprio in riferimento a Morosini, in estate era stato seguito dal Toro. Possibile che ci sia un ritorno di fiamma in questo mercato invernale?“Noi lo cederemo in prestito in B, una categoria nella quale a mio parere lui è un lusso. L’ho sempre visto come un giocatore importante per qualsiasi squadra, un ragazzo molto affidabile, costante e positivo. Poi ovviamente dipende da che giocatori cercano le squadre. Comunque, se il Toro ce lo chiederà l’Udinese tratterebbe tranquillamente”.
L’Udinese sta seguendo qualche giovane interessante in serie B?“A me personalmente piace molto Gabbiadini, ma non è facile riuscire a prenderlo. E’ sempre difficile, comunque, scovare giocatori in B, perché magari sembra che non ci siano giocatori interessanti e, invece, poi li trovi”.
Nella categoria cadetta milita anche un giocatore di vostra proprietà: Fabbrini. Lo riporterete a casa in estate?“Sì. Noi lo abbiamo lasciato ancora un anno a maturare all’Empoli, la serie B è utilissima in tal senso per far crescere i giovani. Abbiamo piena consapevolezza delle sue qualità tecniche”.
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