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‘Orgoglioso di voi e di questa maglia’

Il suo ingresso è stato salutato da un lungo, intenso e caloroso applauso su incitamento di Piero Chiambretti che lo ha chiamato scadendo: “E’ lui, è ‘O Animale’…...

Redazione Toro News

"Il suo ingresso è stato salutato da un lungo, intenso e caloroso applauso su incitamento di Piero Chiambretti che lo ha chiamato scadendo: “E’ lui, è ‘O Animale’… Pasquaaaale….” E la sua gente, l’intero stadio in risposta…“Bruuuno”. A distanza di 24 ore dall’evento, l’ex-terzino campione d’Italia 1993 e vice-campione d’Europa nel 1992 (che purtroppo ad Amsterdam era squalificato) ha ancora l’adrenalina nelle vene e la gioia nel cuore.

Bruno, che cosa è stato per lei la festa del centenario?

"Un’emozione spettacolare, un ritorno favoloso al passato. Se non lo vivi non lo capisci cosa significa questa gente. Grazie, grazie, grazie. A te, a voi, a tutti. Rivedere la mia curva mi ha reso orgoglioso di aver indossato questa maglia, orgoglioso di essere amato da questa gente e di essere del Toro. Mi hanno fatto rivivere dei momenti straordinari, li porterò sempre nel mio cuore.

Come è stato rivedere i vecchi compagni ?

"Bellissimo. Ogni tanto queste società dovrebbero fare questi raduni perché non ha fatto piacere solo a noi ma a tutti rivedere Mussi, Policano, Martin Vasquez. Erano anni che non li vedevo più dal 1993. Spero di rivederli presto.

“Ieri” ha conosciuto e vissuto Borsano, oggi c’è Cairo…

"Mi auguro che sia finito il tempo dei personaggi poco credibili, gente che fa del Toro una vetrina per i suoi affari. Spero che questo Presidente faccia le cose per bene per rendere merito a questi tifosi che sono da…psicanalisi per quanto sanno essere caldi.

Addirittura? Non le pare di esagerare?

"Assolutamente. Basta dire che persa una Coppa sono venuti in 5mila ad accoglierci a Caselle per dirci grazie di aver dato il massimo. Altrove sarebbero venuti ma a contestare per la vittoria mancata, questi ci applaudivano. Cose da pazzi.

Come ha vissuto il gol di Comotto, un terzino come lei?

"Comotto incarna lo spirito Toro, non ha grande tecnica individuale ma ha grande cuore e carattere. Non come me e Policano (ride ndr), ma incarna il prototipo del giocatore del Toro. Un po’ come Cioffi anche se fare paragoni è sempre un po’ antipatico.

Quando le cose non andavano bene, lei disse in un’intervista che a questa squadra mancava il sacro fuoco del Toro. Dopo la gara di ieri lo pensa ancora ?

"Sono altri tempi. Li ho visti finalmente fare una partita “cattiva” con la Sampdoria, dove si è visto con un po’ di carattere abbinato alla classe e alla tecnica. E anche ieri non è mancato. E’ un Toro in fase di costruzione. Diamo tempo a Cairo di programmare, nel giro di 4-5 anni può fare bene con la voglia che ha. E poi con la mediocrità che c’è in giro l’Europa quest’anno non è un sogno.

Che fa ? Esagera di nuovo ?

"No. Spero che Cairo dìa coraggio, forza e speranza a una tifoseria che sa essere folle nei confronti di questi colori. Come si fa a rimanere insensibili a scene come quelle di ieri ? Com’è possibile non mangiarsi l’avversario con l’aria che c’era in giro ?

Ieri foga se n’è vista, almeno in Comotto e De Ascentis…

"I calciatori di adesso sono poco educati in generale. Non mi riferisco solo a questi. Io al posto loro avrei stretto la mano a Pulici, Junior, avevano di fronte il passato del Toro e, nel sottopassaggio, non ci hanno degnato di un buongiorno. Questi sono “gioiellati”, hanno il sito internet. Ai nostri tempi era un’altra cosa…

Saranno stati intimoriti…A proposito di “gioiellati”, ricorda quel tackle da dietro su Lentini passato al Milan proprio sotto la Maratona ?

"Speriamo lei abbia ragione. Lo ricordo quell’episodio. Ero il soldato fedele di questa gente e ho sempre aderito al loro invito. Dicevano “Picchia Pasquale, Pasquale picchia Lentini”. Loro sono parte di me. Forse per questo ieri sono stato l’unico a essere portato in spalla. Avrei voluto che ci fossero le mie figlie per fargli capire cos’è il Toro.

E che cos’è per ‘O Animale’ il Toro ?

"E’ il colore sanguigno, che ti entra dentro. Ho giocato nella Juve, maglia gloriosa, ma questa è un’altra cosa. Più le cose vanno male più capisci che devi lottare per questa gente. Come fai a non sbranare l’avversario o fare un gesto verso la curva per ringraziarli ? E’ una cosa da psicanalisi. Mi ricordo un derby giocato in 9 per le espulsioni mie e di Policano ma con la Juve che nonostante vincesse faticava a difendersi. La gente è questo che vuole, temperamento sano, non le espulsioni, ma la grinta di non mollare mai.

Cosa ha detto al gol annullato all’Empoli ?

"Aspetterò non so quanto ma quello che ci han tolto ad Amsterdam il destino ce lo ridarà, magari facendoci vincere in modo fortunato una coppa. Ieri era un piccolo regalo, siamo ancora in credito.

Lei ha giocato con Scifo e Martin Vasquez, come vede Rosina ?

"E’ l’unico che può saltare l’uomo ma deve mettere su un po’ di forza fisica. Gli altri sono più lineari ma ad accendere la fantasia sono lui e Lazetic, anche se ieri non ha fatto un granchè.

Veramente ha giocato già meglio che in passato…

"Mamma mia…Ma a questo punto provoco Zaccheroni… non è meglio giocare con una punta in più e togliere uno dei sette giocatori difensivi?

Cosa fa oggi Bruno ?

"Faccio il procuratore di giocatori in Inghilterra per cui spero di avere buoni rapporti con questa nuova società per portare giovani di talento al Toro da Inghilterra, Francia, Germania. Ma devono essere gente disposti a “morire” in campo per la maglia.