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Pancaro: ‘Vincere a tutti i costi’

“Si può dare di più” sembra essere diventata la canzone più in voga nello spogliatoio granata, tanto che vi si adegua anche Pippo Pancaro, fedelissimo di Zaccheroni nonché uno dei giocatori...

Redazione Toro News

"“Si può dare di più” sembra essere diventata la canzone più in voga nello spogliatoio granata, tanto che vi si adegua anche Pippo Pancaro, fedelissimo di Zaccheroni nonché uno dei giocatori più esperti della rosa granata.

"Pancaro, come si spiega il fatto che tutti i pareggi vi vedono rincorrere e mai raggiunti?

"Eh…(allarga le braccia) Con il fatto che le altre squadre stanno facendo di più di noi, anche per il maggior tempo avuto a disposizione in estate.

"Lei conosce da più tempo degli altri Fiore, come si spiega il suo momento attuale ?

"E’ il primo a sapere di poter dare di più, come me e tanti altri. E’ una questione psicologica più che fisica. Però è un giocatore di qualità, forte e di carattere. Sono sicuro che le tirerà fuori.

"Il fatto che vi sentiate sotto pressione deriva dalla consapevolezza di giocare in una piazza particolare ?

"Sicuramente ci rendiamo conto di avere una maglia con una grande tradizione alle spalle e sentiamo molto la responsabilità di questi colori. Però è vero che dobbiamo smetterla di pensare al passato e pensare a salvarci.

"Sono d'accordo. Anch'io penso che questa squadra possa e debba dare molto di più. Il risultato, comunque, è benzina per lavorare bene in vista del Messina. Abbiamo fatto un punto in trasferta contro una diretta concorrente che stava bene e che abbiamo impegnato a fondo fino al 90’. Adesso ci prepariamo a un altro match delicato contro una diretta concorrente.

"Cosa non va ancora ?

"Ci sono meccanismi da oliare. Con il nuovo modulo a 3 difensori più 2 esterni alti, abbiamo migliorato la fase difensiva, adesso dobbiamo pensare a migliorare quella offensiva, perché non è solo colpa degli attaccanti se abbiamo il peggior attacco della serie A.

"Si è parlato tanto di cambi fatti eccessivamente in ritardo, lei cosa ne pensa ?

"Che se la palla di Rosina fosse andata dentro, nessuno ne avrebbe parlato o ci penserebbe ancora.

"Cosa avete sbagliato con il Catania ?

"L’approccio mentale. Era una gara atipica per via dell’assenza di pubblico e giocare nel silenzio può essere spiazzante. Noi siamo stati bravi a invertire la rotta.

"Con il Messina che partita sarà ? Come con il Chievo: o dentro o fuori ?

"Sicuramente sarà importante vincere per battere una diretta concorrente, ma non è ancora decisiva. Siamo alla decima giornata e abbiamo ancora molto tempo davanti.

"Chi teme di più ? Riganò è stato suo compagno…

"Sì, a Firenze nel primo pre-campionato poi è andato a Empoli. E’ bravo fisicamente e negli appoggi, in più sta vivendo l’annata migliore che agli attaccanti ogni tanto capita. Però per noi conta solo vincere.

"Come si batte il Messina ?

"Loro sono in un buon momento. Tutto gli sta girando al meglio e sono molto entusiasti. Noi dobbiamo guardare la realtà e vivere la dimensione di quello che siamo: una neopromossa che deve salvarsi. Questo vuol dire metterci voglia e grinta e smettere di pensare troppo tornando a essere più cinici e pratici che in passato.