interviste

Paolo Artico ‘Saremo in forma fino al termine del campionato’

In allenamento De Biasi mischia le carte ed elimina le famose pettorine, quelle che facevano discutere per indovinare l'undici titolare, ma che poi si rivelavano un bluff. C'è particolare attenzione da parte del mister per Vailatti, lo...

Redazione Toro News

In allenamento De Biasi mischia le carte ed elimina le famose pettorine, quelle che facevano discutere per indovinare l'undici titolare, ma che poi si rivelavano un bluff. C'è particolare attenzione da parte del mister per Vailatti, lo aspetta e gli dà bonariamente un calcetto nel sedere, poi lo accompagna in mezzo agli altri e lo coccola, che stia per giungere l'ora del giovane centrocampista che ha promesso eterno amore al granata?

Colpo di scena in conferenza stampa, oggi non tocca ad un giocatore bensì a Paolo Artico, il preparatore atletico, che è rimasto a lavorare nell'ombra, ma che sta dimostrando di essere il vero stratega di questo momento di massima forma dell'intera squadra granata.

“Il mio lavoro non è stato completo come avrei voluto perchè mi è mancata la preparazione estiva, non ho predisposto carichi pesanti in inverno, ma tutti quanti abbiamo cercato di lavorare con criterio per arrivare a questo punto della stagione in forma. Sono soddisfatto della condizione dei ragazzi, finiamo sempre la partita senza essere esausti e soprattutto nessuno dei nostri soffre di crampi, come molti altri avversari”.

Chissà come sarebbero andate le cose se si fosse potuta fare la preparazione pre campionato.

“Non si può dire perchè appunto manca quella parte. Ad ogni modo miglioriamo spesso nel secondo tempo della partita, per cui posso dire che la nostra forma resta eccellente fino alla fine”.

E' per questo motivo che si segna quasi sempre nella ripresa?

“Le variabili sono tante, a me interessa che i ragazzi stiano bene, in questo modo si possono smaltire meglio i carichi. C'è bisogno di personalizzare anche il lavoro soprattutto per prevenire gli infortuni, questo serve anche per preservare il fisico quando i giocatori non sono più giovanissimi”.

C'è collaborazione con i giocatori?

“Moltissima, sono persone intelligenti che sanno come risponde il loro corpo per dosare le loro forze. Quando uno di loro soffre di qualche problematica il mister concede mezza giornata libera dall'allenamento, che non significa che non fanno nulla, magari stanno in palestra o fanno massaggi”.

E' ottimista in chiave futura, per queste ultime partite che mancano?

“Sono fiducioso, questo sì. Osserviamo moltissimo cosa succede negli allenamenti per capire qual è il grado di stanchezza. Ogni giorno si valuta il singolo atleta per averlo a disposizione il sabato”.

Ha avuto modo di guardare il Catania? Si può dire che soffre di qualche problema atletico?

“E' una squadra che ha speso molto, ha qualche giocatore in difficoltà e lo si nota proprio nel secondo tempo, alcuni appaiono meno dinamici rispetto a prima. Comunque oltre alla bravura ci vuole anche un pizzico di fortuna nel calcio”.

Il Toro sta sicuramente meglio del Catania.

“Sì, questo ci aiuta a reggere bene il campo e a far salire il morale”.

C'è un giocatore più in forma degli altri?

“Non si può parlare di un singolo, ce ne sono parecchi che stanno bene. Possiamo parlare di Lazetic che è in un periodo strepitoso, arriva spesso un'ora prima degli altri e e fa palestra. Ad esempio Ardito è un altro elemento che ha molto rendimento, potrebbe fare anche il maratoneta, ha un cuore molto dinamico. Stellone invece ha grandissime doti aerobiche, Muzzi è uno più adatto allo sprint, anche Longo è uno tosto, nonostante l'infortunio”.

E' stupito della reazione della squadra?

“Tendo ad essere razionale, ero certo che le cose sarebbero andate a posto anche nel periodo più negativo. I ragazzi hanno sempre reagito bene, ci voleva solo la vittoria che sbloccasse la situazione. Ora lavoreremo ancora sul piano tecnico fino al 28 maggio, poi non potrò fare più nulla, perchè quello è il termine massimo, dopo di che dovremo solo ragionare in termini di mantenimento della forma, dovendo recuperare da partite molto ravvicinate tra loro, parlo dei probabili playoff. Proprio in prospettiva dei playoff abbiamo lavorato di più, ma senza fare calcoli eccessivi”.

Come vede le partite che si giocheranno di sera?

“Resta un bel punto di domanda, le squadre che hanno dato molto potrebbero rendere di più, mentre noi, che siamo in ottima forma, giocare di pomeriggio sarebbe un vantaggio, verrebbe fuori la nostra superiorità”.

Una domanda contrattuale per chiudere: quando scade il suo contratto?

“Ho un triennale come De Biasi”