Le prestazioni di Paleari possono incidere sulla testa di Israel?"Sicuramente non passa inosservata nella testa di un calciatore. Poi la reazione può essere molto soggettiva: qualcuno viene spronato a fare e dare di più, qualcuno viene ostacolato psicologicamente dalla situazione. Molto dipende dal suo carattere. Non possiamo sapere a oggi la reazione di Israel. La crescita di Paleari è certamente una cosa che lo tocca, poi vedremo come reagiranno lui e il suo entourage".
Come ha sottolineato lei, Paleari ha davvero parato tutto tra Genoa e Juventus..."Con il Genoa ha avuto più fortuna, con la Juventus è stato proprio bravo. Con il Genoa ha scalato, è vero che ha chiuso la gamba, però un tiro al volo così ti deve centrare per essere parato. Con la Juventus ha sfornato parate vere, da ottimo portiere".
Si aspettava un Paleari protagonista in Serie A a 33 anni compiuti?"Dovunque è andato ha fatto bene, poi è vero che giocare nel Torino in Serie A hai altre pressioni. Io ho avuto una carriera burrascosa, però conosco bene il ruolo. Paleari è un portiere di primo piano. Il calcio è uno sport di misura (dal risultato alla grandezza della porta e dell'area di rigore). Paleari sa di essere forte per il suo valore, sa di essere forte di carattere. Secondo me, è un portiere che in allenamento para molto. Per quello che fa vedere gode di un'alta considerazione da parte del gruppo squadra. Quando senti fiducia, esce il meglio di te. Nessuno gli sta regalando niente, è maturo e ora come ora è difficile toglierlo dalla porta del Torino".
Secondo lei Paleari è stato penalizzato nella sua carriera da una tendenza esterofila del nostro calcio?"Credo fosse più marcata anni fa. Negli ultimi 5 anni stanno tornando portieri italiani molto forti. Non credo siano mosche bianche, penso ci sia stato un lavoro profondo. In passato probabilmente sono stati penalizzati oltre misura ragazzi italiani in un ruolo in cui gli italiani sono sempre stati i primi della classe. La globalizzazione nel calcio è estrema, vedi anche chi comanda le principali società italiane e mondiali. Dietro a questa scia lo straniero con lo scouting viene visto e maggiormente premiato rispetto agli italiani. Concludo il ragionamento dicendo che per giudicare un portiere non bastano cinque partite, bisogna valutarlo sull'arco di una stagione o di più stagioni".
Cosa si aspetta dal Torino in questa stagione?"La classifica del Torino oggi è medio-bassa. Non so quali fossero le ambizioni di inizio stagione. Ultimamente le prestazioni del Torino sono state migliori. Contro la Juventus i granata hanno giocato una buona partita. La Juventus non è il top in Italia ma resta superiore all'attuale Torino. Non so cosa farà il Torino in questa stagione".
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