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Patrizio Sala: ‘Lavorare sulla testa’

Tre sconfitte, due pareggi ed una vittoria. Questo è lo score del Toro nella prima parte di campionato. Ne abbiamo discusso con Patrizio Sala che ha affrontato diversi temi dell’attualità granata, dalla...

Federico Floris

"Tre sconfitte, due pareggi ed una vittoria. Questo è lo score del Toro nella prima parte di campionato. Ne abbiamo discusso con Patrizio Sala che ha affrontato diversi temi dell’attualità granata, dalla posizione del tecnico De Biasi sino al prossimo impegno con il Cagliari, in programma dopo la settimana di sosta.

"Patrizio Sala, dopo appena 6 giornate di campionato da qualche parte si mette in discussione la panchina di De Biasi. Cosa ne pensa?Purtroppo i risultati sono quelli che sono: 5 punti in 6 partite e la realtà dei fatti vuole che gli allenatori vengano giudicati innanzitutto per i risultati raccolti. Bisognerebbe però valutare in profondità il lavoro di un tecnico: la squadra in campo dimostra di avere buone idee ma poi manca sempre qualcosa.

"La soluzione che lei auspica?Io continuerei con De Biasi, dando ancora fiducia al progetto iniziato la scorsa estate. Certo i giocatori in campo devono dimostrare maggiore concretezza in alcune fasi dell’incontro, sia al momento di concludere verso la porta avversaria sia in fase difensiva.

"Concorda con chi individua nei cali fisici dei secondi tempi uno dei problemi più importanti da risolvere? A mio modo di vedere bisogna distinguere da giocatore a giocatore e non farne un discorso complessivo. Penso a Bianchi che all’inizio del campionato era indietro di condizione ed aveva bisogno di giocare con continuità, ora lo sta facendo e credo che stia abbastanza bene. Discorso diverso per i vari Abate, Dzemaili, Natali e Rubin che provengono da infortuni di diversa entità e probabilmente non hanno ancora i 90’ nelle gambe.

"Qual è allora secondo lei il problema di questo Toro?Innanzitutto bisogna iniziare col dire che le tre sconfitte sono arrivate contro le tre squadre che sono in testa alla classifica, formazioni di ottimo livello. A mio avviso però è la testa ad avere un peso fondamentale: bisogna che i ragazzi trovino un approccio diverso in certi momenti dell’incontro, ad esempio quando capita di trovarsi in svantaggio.

"Pensa che GdB insisterà col il 4-4-2?Dipende dagli interpreti in campo. Se si gioca con i due centrali in mezzo bisogna che abbiano caratteristiche ben precise, di corsa, dinamismo e sostanza. A maggior ragione se sulle corsie esterne dovessero essere schierati al contempo Abate e Rosina.

"Arriva la sosta per le gare delle nazionali. Cade nel momento giusto?Difficile da dire. In certe occasioni la cosa migliore da fare dopo una sconfitta è tornare subito in campo per cercare un pronto riscatto. La sosta è un dato di fatto e va sfruttata per far crescere di condizione quei calciatori che ne hanno bisogno oltre che per continuare a lavorare per crescere, ripresentandosi in buona forma alla ripresa.

"Alla ripresa il Toro si troverà davanti il Cagliari. L’ultima in classifica dopo aver affrontato le prime tre. Tutte le partite comportano difficoltà diverse. Il Cagliari è una squadra organizzata a dispetto delle classifica che la vede ultima con un solo punto, ma se poi si va a vedere con chi e come è stato fatto questo punto bisogna arrivare a questa sfida con grande rispetto dell’avversario. Il Toro deve sempre e comunque scendere in campo da Toro, con grinta, determinazione e le giuste motivazioni. Così arriveranno i risultati anche con squadre come la Lazio.

"L’ambiente dovrà sostenere compatto la squadra per uscire insieme da questo momento poco felice. Concorda?E’ normale che ci possa essere un po’ di pessimismo dopo i risultati delle ultime partite. Non dimentichiamoci però che in questa fase ci sono diverse tante squadre di livello che fanno fatica, dalla Samp alla Roma. Perciò bisogna avere ancora fiducia e sperare che il Toro affronti i prossimi avversari nel modo giusto per tutti e 90 i minuti di gara.