interviste

Pulici ‘I tifosi del Toro sono unici e stupendi’

Leynì - Nel paradiso dei ricordi granata, sovente riaffiora l’immagine di un campione con il doppio uno sulla maglia. Un funambolico goleador che, dopo aver segnato, correva verso la Maratona, serrava i pugni,...

Ermanno Eandi

"Leynì - Nel paradiso dei ricordi granata, sovente riaffiora l’immagine di un campione con il doppio uno sulla maglia. Un funambolico goleador che, dopo aver segnato, correva verso la Maratona, serrava i pugni, alzava le braccia e s’innalzava. Icaro per un istante, rapito dall’estasi del gol e dall’euforia della curva, rimaneva per un attimo sospeso ad un passo dal Toro e a due passi dal cielo: Paolo Pulici. Martedì sera il nostro eroe era ospite del Toro Club di Leynì. Beppe Piacenza, il Presidente, è raggiante, ha realizzato un sogno, avere ospite la leggenda. Pulici è sempre grande, con la sua presenza presente e passato si scambiano i copioni, oggi è trent’anni fa. “Io non sono vecchio, ma antico - esordisce Puliciclone – vecchio è brutto, mentre antico è pregiato” Ha ragione la leggenda non invecchia mai, ferma l’attimo. Ritorniamo al presente e vediamo cosa pensa del Toro attuale.

"Pulici, qual è la causa della metamorfosi del Toro, dopo la cavalcata dell’andata come spiega i deludenti risultati del girone di ritorno?

"“Non c’è una spiegazione logica, i ragazzi hanno fatto tantissimo all’inizio, più di quello che tutti si aspettavano. Dopo le terribili vicende estive nessuno si sarebbe aspettato quei risultati. Sono stati assemblati in pochissimo tempo, all’inizio hanno avuto una reazione molto positiva. Ovviamente e giustamente i tifosi si sono illusi. Poi, purtroppo, sono subentrati i problemi. La preparazione mancata, il non affiatamento tra di loro, alla lunga si pagano. Comunque questo calo è nella norma. La Società ha fatto il possibile, non è facile raggiungere la serie A al primo colpo. Lasciamoli lavorare con calma”

"Come mai i nuovi acquisti stentano ad entrare in forma?

"“È normale che quando si entra in gruppo che è gia avviato, che viaggia per la sua strada, ti devi adattare. Sono arrivati da metodi di allenamento diverso, da situazioni non troppo fluide. Ci sono tanti fattori da tenere presente, non è facile, la bacchetta magica non c’è la nessuno”.

"Alcuni tifosi hanno contestato De Biasi, lei cosa ne pensa dell’allenatore?

"“È una persona seria e preparata. Per me sta facendo bene. Ha racimolato questi ragazzi, uno di qua l’altro di là, ed è riuscito a fare una squadra buona. Se avesse avuto la squadra in mano da quattro anni sarebbe stato possibile contestarlo con i tempi che ha avuto non si può dire nulla”.

"Lei che di gol se ne intende, come giudica gli attaccanti del Toro?

"“Il vero attaccante si conosce non solo sul campo, ma soprattutto come si comporta negli allenamenti. Quindi non posso dare pareri certi, sono comunque ottimi calciatori”.

"Cesena, un bel ricordo per lei, oggi duro match, chi giocherà al posto di Muzzi?

"“Lo scudetto conquistato contro il Cesena è stato uno dei momenti più belli della mia vita. Venerdì è dura. Non voglio fare previsioni. Sono sicuro che De Biasi saprà mettere in campo gli uomini giusti. Potrebbe essere Rosina, ma il tecnico è lui”

"I tifosi la amano, come vive il rapporto con loro?

"“A volte mi chiedo che cosa ho fatto per meritarmi tutto questo affetto. Riescono a commuovermi sempre. Loro sono l’essenza del Toro. Sono unici e stupendi”.

"Alla magica serata sono ospiti anche due calciatori Lazetic e Stellone, il bomber malato è affascinatoda Puliciclone “Io non ero ancora nato quando lui giocava, è stato un grande attaccante. I tifosi lo amano, è uno monito anche per noi

"Stellone, venerdì non c’è Muzzi è possibile rivederla in campo?

"Non lo so, bisogna sentire cosa dicono i medici. Io spero di sì, ho voglia di giocare”

"Se lei non potrà giocare, al suo posto ci sarà Rosina o Vrizas?

"“Non lo so, deciderà il Mister, valutandolo in base alla forma e al modulo”

"Anche ha Leynì il cuore granata ha vinto, tanti ospiti, tanta gioia per una scelta importante e unica: essere del Toro.

"Ermanno Eandi