"Fabio Ravezzani conosce bene Giancarlo Camolese, anzi ne é amico. Del neo-tecnico granata dice un gran bene, dal punto di vista tecnico e caratteriale, considerandolo uno dei più preparati (per competenze e per qualità morali) e al tempo stesso sottovalutati (forse per "non essersi mai apparentato con qualche grande procuratore").L'estratto dell'interessante intervista è tratto da ilsussidiario.net
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Ravezzani: ”Camolese salverà il Toro”
Fabio Ravezzani conosce bene Giancarlo Camolese, anzi ne é amico. Del neo-tecnico granata dice un gran bene, dal punto di vista tecnico e caratteriale, considerandolo uno dei più preparati (per competenze e per...
"Il Torino riparte da Camolese. E’ la mossa giusta o la situazione è compromessa?La mossa è giusta perché la situazione era pericolosa nonostante l’organico del Toro sia discreto e sulla carta più forte di altre formazioni che lottano per non retrocedere. Non saranno semplici le prossime 9 gare.
"Tu sei un grande estimatore di Camolese, quali sono le sue caratteristiche principali?Lo conosco da quasi quindici anni, da quando era allenatore in seconda dei granata e, cosa rara, è uno dei pochi amici che ho nel mondo del calcio. Innanzittutto è una persona perbene, qualità che non sempre si trova negli allenatori. E’ molto preparato: ha passato sia l’Isef che il corso di allenatori a Coverciano a pieni voti. Ed è uno che ha la capacità di ascoltare, caratteristica che lo fa essere anche un buon psicologo. Tutto questo fa di lui un allenatore di grande qualità e caratura. Forse paga il fatto di non essersi mai apparentato con qualche grande procuratore o di non essere andato a “braccetto” con i "poteri forti" del momento. Questo forse è un “handicap” nel mondo del calcio.
"Camolese ha sempre privilegiato come modulo il 3-5-2… Cambierà atteggiamento per adattarsi a quanto fatto fino ad oggi da Novellino?Credo che giocherà a 3 in difesa. Tutto sommato il modulo di De Biasi e Novellino non ha portato frutti. E credo sia una cosa di buon senso cambiare modulo, senza pretendere un gioco che la squadra non può assimilare in poco tempo.
"Il progetto Cairo è stato fin qui un parziale fallimento. Se prima faceva tutto da solo, oggi c’è un direttore sportivo come Foschi che può fare la differenza… Credo che Cairo sia stato poco sereno e saggio. Lo conosco prima ancora che prendesse il Torino. Lui è un vincente ed è sempre stato abituato a cercare i risultati nella maniera più veloce possibile. Quello che ha fatto con il Torino è stato questo. Ha portato la squadra in A, si è salvato e la fretta di arrivare in Uefa e magari in Champions lo ha portato a rivoluzionare una parte della dirigenza.
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