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Rosina: ‘Ho promesso a Cairo il mio gol di commiato’

C'è feeling tra il presidente e l'autore del gol vittoria contro il Rimini. Cairo aveva chiesto il sigillo del commiato a Rosina ed è stato accontentato. “Gli avevo promesso addirittura due reti, per farmi perdonare di...

Redazione Toro News

C'è feeling tra il presidente e l'autore del gol vittoria contro il Rimini. Cairo aveva chiesto il sigillo del commiato a Rosina ed è stato accontentato. “Gli avevo promesso addirittura due reti, per farmi perdonare di lasciare il Toro per la Under 21, ne ho fatto uno solo, ma va bene così, anche perchè al secondo sono andato vicino”.

L'ha cercata apposta l'ammonizione per scontare la squalifica durante l'Europeo?

“No, non ho affatto pensato a questo, anche perchè nei playoff verranno azzerate tutte le ammonizioni”.

Sotto, sotto c'è la speranza di non dover essere più utile, per questa stagione, alla causa granata?

“In effetti spero di non rivedere più i miei compagni al ritorno dagli Europei. Questo vuol dire che siamo andati in A direttamente. Dobbiamo fare sentire il nostro fiato sul collo del Catania. Mancano due partite alla fine, speriamo di fargli uno scherzetto”.

Qual è la sua situazione contrattuale?

“Ne parleremo alla fine di tutto. Al Parma c'è una situazione societaria strana, non si sa con chi parlare del mio contratto. Io sono in comproprietà tra il Toro e il Parma, al di là dei miei desideri, saranno loro a decidere. Personalmente non mi voglio esporre anche se devo ammettere che questa per me è stata la stagione migliore”.

Il suo ci sembra un atteggiamento un po' freddo. Ha visto come la Maratona l'ha acclamata?

“La mia incertezza non vuol dire che non voglio rimanere, ma non posso e voglio sbilanciarmi, fino a che la mia situazione non sarà meglio definita. E' chiaro che voglio rimanere anche per non lasciare i miei compagni che sono diventati anche amici”.

Si sente un po' diviso a metà: da un lato la voglia di rimanere e dall'altra il desiderio di andare in Nazionale?

“E' così, tra il piacere di andare in Under 21 e restare qui con i miei compagni, ma sono due anni che attendo questo momento dell'Europeo. Ad ogni modo sono tranquillo, lascio la squadra in buone mani, conscio del nostro potenziale. Questa è una squadra da A. Abbiamo disputato una grande stagione davvero”.

Si era anche vociferato che Gentile non l'avrebbe convocata.

“Non ho mai pensato che potesse succedere perchè so che il mister mi stima. Mi hanno riferito che sono stati scritti articoli a proposito, che non ho letto. Sono sempre stato consapevole dei miei mezzi”.

Lei lascia da capocannoniere della sua squadra, chi prenderà il suo posto come bomber?

“Abbiamo ottimi attaccanti, gente come Muzzi, Abbruscato, Stellone, saranno loro ad aiutare il Toro a salire”.

Insomma, tutto sommato una stagione da protagonista.

“Sì, nel Parma ero giovanissimo e sono stato un aggregato. Ho imparato molto dai campioni con cui mi sono allenato e giocato insieme. Il Parma è una squadra blasonata con cui ho fatto anche la Coppa Uefa. Ma qui al Toro ho vissuto la mia vera stagione da protagonista”.