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”Sarà Sgrigna il pericolo numero uno domani”

Domani il Toro è atteso dall’importante trasferta di Piacenza, dove cercherà di dare continuità ai risultati e al tempo stesso sfatare un piccolo grande tabù: quello di vincere al...

Redazione Toro News

"Domani il Toro è atteso dall’importante trasferta di Piacenza, dove cercherà di dare continuità ai risultati e al tempo stesso sfatare un piccolo grande tabù: quello di vincere al “Garilli”, cosa mai avvenuta in serie B. Per avere qualche notizia in più sul momento della squadra emiliana, in esclusiva per Toro News, abbiamo contattato il direttore sportivo Franco De Falco, arrivato quest’estate a Piacenza, dopo una lunga militanza a Trieste. In Friuli, è rimasto quattro anni, durante i quali, per un breve periodo, è stato anche allenatore della formazione alabardata.

"Buongiorno direttore, il Piacenza è reduce dalla netta sconfitta patita a Cittadella. Un brutto campanello di allarme in vista del match contro il Toro?“Buongiorno a voi. Direi di no, non si tratta di nulla di anormale. Se va in difficoltà una squadra come il Torino quando gli manca qualche giocatore importante, figurarsi noi. E sabato abbiamo dovuto fare a meno di tanti elementi di prim’ordine. Speriamo di recuperarne almeno qualcuno in vista di domani”.

"Finora il vostro è stato un campionato dai due volti. Male nelle prime sei giornate e poi avete inanellato addirittura otto risultati utili consecutivi, prima delle ultime due sconfitte. Come se lo spiega?“Abbiamo tanti giocatori che arrivano da stagioni difficili. Penso a Cassano, a Cacia, a Bianchi, o anche a Volpi. E’ normale che all’inizio fatichino e i risultati lo testimoniano sicuramente. Una volta trovato, però, il giusto amalgama si sono visti dei passi in avanti. Anche la sconfitta interna con il Novara di due settimane fa è bugiarda, avremmo meritato forse anche la vittoria”.

"Che gara si attende sabato contro il Torino?“Sarà sicuramente un impegno difficile perché il Toro è costruito con obiettivi ben diversi dai nostri, ma non snatureremo di certo il nostro gioco. Scenderemo in campo come nelle nostre caratteristiche e cercheremo in tutti i modi di portare a casa un risultato positivo”.

"Con Bianchi infortunato, qual è il giocatore che teme di più nella rosa granata?“Senza dubbio Sgrigna. Anche se ci fosse stato Bianchi sarebbe stato comunque lui il pericolo maggiore. Alessandro ho avuto la fortuna di averlo a Trieste e, calcisticamente parlando, lo amo. E’ un artista con il pallone tra i piedi, può fare tutto all’improvviso”.

"In casa avete già affrontato Siena, Atalanta e Novara, le tre regine del campionato fino a questo momento. Quali le analogie e quali le differenze tra di esse?“Il Novara ha dalla sua un vantaggio molto importante, che le altre non possono ovviamente avere: si tratta della tranquillità. Essendo partita con altri obiettivi, la pressione non esiste in quell’ambiente e quando è così tutto diventa più semplice. Comunque, e noi lo abbiamo dimostrato, quando viene aggredita va in difficoltà. Bisogna, però, sempre stare attenti ai due davanti, perché se ti scopri loro ti possono fare male da un momento all’altro”.

"Arriverà fino alla fine o forse, alla lunga, Tesser pagherà la rosa ristretta?“Personalmente credo proprio che arriverà fino alla fine. Contro di noi anche le cosiddette seconde linee si sono comportate bene”.

"Tornando a parlare di Atalanta e Siena?“Si tratta di squadre molto attrezzate. Hanno sì tanta pressione ma l’organico a disposizione dei rispettivi tecnici è di grande valore. Lotteranno fino alla fine per la promozione”.

"Il Toro, invece, come lo vede?“Con tanti giocatori nuovi rispetto allo scorso anno non è facile partire subito con il piede giusto. Credo che Lerda abbia bisogno di tempo per dare il meglio di sé, dopodiché i risultati si vedranno”.

"La delusione più grande di questa serie B?“Senza dubbio il Sassuolo. L’anno scorso è arrivato ai playoff e ora si trova in coda alla classifica. Ma il calcio non è una scienza esatta, ogni anno può succedere di tutto”.

"Infine, uno sguardo al mercato, che tra poco più di un mese riaprirà i battenti. La crisi economica continuerà a farsi sentire?“Purtroppo sarà sempre peggio. Non ci sono soldi, non solo qui a Piacenza ma in gran parte delle società. Si tratta di un problema generale che è difficile da risolvere. Negli anni passati ne sono stati buttati via tantissimi e ora si continua a pagarne le conseguenze”.