"Semioli, cosa ha rappresentato per lei il Toro?'Negli anni delle giovanili ha rappresentato la realizzazione di un sogno: ero tifoso del Torino fin da piccolo ed è stato fantastico vestire quella maglia. Più avanti, è stata una bella esperienza anche se ho un piccolo rammarico, quello di non essere riuscito a giocare “da protagonista” come avrei voluto'.
interviste
Semioli: ‘Il Torino è…il futuro’
Semioli, cosa ha rappresentato per lei il Toro?
'Negli anni delle giovanili ha rappresentato la realizzazione di un sogno: ero tifoso del Torino fin da piccolo ed è stato fantastico vestire quella...
Oggi il Toro è … 'Oggi il Toro è … il futuro, l’inizio di un progetto ambizioso e importante'.
"Che rapporti ha mantenuto con l’ambiente?'Purtroppo, nessuno: è tutto cambiato rispetto ai “miei” anni'.
"Il punto debole del Toro?'Posso dire quello che balza agli occhi, almeno secondo me: un po’ di difficoltà in fase offensiva, un problema un po’ simile a quello che abbiamo noi in questo momento. Ma è un problema di finalizzazione, non certo di giocatori, che sono molto validi e che sicuramente usciranno da questa situazione'.
"Il punto di forza, cosa e chi temi in particolare?'Paradossalmente, darei la stessa risposta: l’attacco. Dovremo fare molta attenzione proprio alle punte, che saranno “avvelenate”, decise a dimostrare che la società ha fatto bene a puntare su di loro'.
"Che partita sarà?'Sarà una gara molto tesa, combattuta, per le forti motivazioni che caratterizzeranno entrambe le squadre. Una di quelle classiche gare in cui chi riesce a sbloccare il risultato, molto probabilmente porta a casa i tre punti'.
"Tornerebbe al Torino oggi?'Oggi sono un giocatore del Chievo, ma l’esperienza a Torino è stata bellissima e un eventuale ritorno non mi dispiacerebbe'.
"Qual è il segreto del successo del Chievo?'In questi anni il Chievo ha dimostrato di non essere solo quella “favola” diventata famosa il primo anno di serie A. Ha dimostrato di essere una realtà, piccola ma importante, con dei principi sani, guidata da persone che lavorano con grande passione e professionalità'.
"Quali obiettivi avete come squadra e individualmente?'Quello del Chievo è e rimane la salvezza, questo è indubbio. Del resto, fare un passo alla volta è sempre stato uno dei nostri punti di forza. Individualmente, il mio obiettivo è quello di confermare quanto di buono ho fatto negli scorsi anni'.
"Torino è una piazza difficile?'In un certo senso sì, perché la tifoseria è molto appassionata e quindi, al tempo stesso, “esigente”.'
"Quali analogie e quali differenze ci sono fra questo e il tuo Toro?'E’ difficile riscontrare delle analogie, è cambiato veramente tutto in pochi anni. La differenza più grande riguarda la società, che con il presidente Cairo è diventata più professionale, ambiziosa, e punta a fare le cose decisamente “in grande”'.
"(Ha collaborato Vera Tomelleri)
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