interviste

”Stiamo bene, sogniamo il colpaccio”

Nove stagioni con la maglia granata, con un intermezzo di un solo anno alla Spal. Marco Cunico è anima e cuore del Portogruaro, il capitano di mille battaglie e per lui che è partito dall’Interregionale con i veneti, nel...

Redazione Toro News

Nove stagioni con la maglia granata, con un intermezzo di un solo anno alla Spal. Marco Cunico è anima e cuore del Portogruaro, il capitano di mille battaglie e per lui che è partito dall’Interregionale con i veneti, nel lontano 2001/2002, il palcoscenico della B rappresenta un grande sogno. In esclusiva per Toro News lo abbiamo intervistato, nel consueto appuntamento con un giocatore o dirigente della prossima avversaria del Torino.

Marco, dieci punti nel girone di ritorno contro i cinque del Torino. I numeri dicono che state molto meglio della squadra di Lerda. Ci credete in un buon risultato domani?“Indubbiamente stiamo attraversando un buon periodo di forma, con tre vittorie nelle ultime cinque partite e vogliamo a tutti i costi proseguirlo anche con il Torino. L’obiettivo è quello di portare a casa almeno un punto ma sognare la vittoria non costa nulla”.

Situazione un po’ particolare la vostra, con quattro allenatori già cambiati da giugno ad ora. Agostinelli è l’uomo giusto per la salvezza?“Credo di sì. E’ un grande motivatore e i risultati gli stanno dando sicuramente ragione. La speranza è di continuare su questi ritmi anche nelle prossime settimane per provare a strappare una salvezza che avrebbe il sapore dell’impresa. Il nostro obiettivo era quello di non perdere mai il contatto dalla zona salvezza e fino ad ora ce l’abbiamo fatta alla grande”.

Se potesse togliere un giocatore al Torino, oltre al solito Bianchi, chi sceglierebbe?“Il Torino ha tanti giocatori forti e diventa, quindi, anche difficili fare una scelta. Diciamo che quelli che mi fanno più paura oltre a Bianchi, sono Gasbarroni e Sgrigna. Senza dimenticare Lazarevic, di cui si parla un gran bene”.

Se il campionato finisse oggi una neopromossa quale è il Novara compirebbe il doppio salto. Si sta livellando sempre più il nostro calcio, verso il basso?“Certamente ci sono meno differenze tra le squadre di un certo livello di Lega Pro e quelle di B, è innegabile. Altrimenti non si spiegherebbero i sempre più frequenti exploit di formazioni che arrivano da categorie inferiori”.

Che partita si immagina sabato?“Spero in un match divertente. Il Torino crea sempre timori, non solo per il nome, ma noi ce la metteremo tutta per ben figurare e provare a muovere la classifica”.

Nel mercato di gennaio il Torino si è rinforzato in maniera evidente. Come lo vede, alla luce di ciò, nella lotta promozione?“I punti da recuperare sulle prime due non sono pochissimi ma è anche vero che il campionato di B è interminabile, 42 partite sono tante e quindi non mi stupirei ci fossero sorprese. Nel caso, comunque, disputasse i playoff avrebbe tutte le carte in regola per fare bene e puntare al salto di categoria”.

La squadra che l’ha maggiormente impressionata?“Il Siena mi aveva molto colpito tra tutte. Contro di noi aveva dimostrato tutto il proprio valore”.

Negli ultimi due impegni Agostinelli l’ha lasciata in panchina. Con il Torino la rivedremo, invece, in campo dal primo minuto?“Penso proprio di sì. Diciamo che ultimamente ero un po’ stanco e, di conseguenza, appannato. Ma credo e spero di partire titolare domani”.

(foto: portogruaro2000.it)