di Davide Agazzi - In sedici anni, Giuseppe Ursino ne ha viste veramente di tutti i colori. In queste stagioni, il suo Crotone ha lottato, è cambiato, ha scalato tutte le categorie fino alla Serie cadetta. Quest’anno, la ricerca dell’ennesima conferma, cercando la solita salvezza tranquilla che ha permesso a questa squadra di essere una realtà del calcio nostrano. Dopo un inizio di stagione a singhiozzo, con la panchina di Menichini sempre in bilico, la classifica dei calabresi recrimina punti. In occasione della partita contro il Torino, abbiamo contattato, in esclusiva per Toro News, il direttore Ursino, per conoscere le ambizioni della sua squadra e le sue sensazioni sulla partita di domani.
interviste
”Toro di un’altra categoria”
di Davide Agazzi - In sedici anni, Giuseppe Ursino ne ha viste veramente di tutti i colori. In queste stagioni, il suo Crotone ha lottato, è cambiato, ha scalato tutte le categorie fino alla Serie cadetta....
Buongiorno direttore, l’inizio di stagione vi ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Che cosa è mancato al Crotone?Purtroppo sono mancati i punti. Abbiamo perso tanti punti per strada, anche per colpa dei tanti errori arbitrali. Le decisioni degli arbitri ci hanno sempre penalizzato, oltre a qualche infortunio di troppo. Ora la squadra ha cominciato a giocare meglio, speriamo di aver intrapreso la strada giusta.Domani arriva il Torino, che sul vostro campo ha sempre trovato difficoltà. Che partità sarà? Quanto peserà l’assenza di Bianchi?Giochiamo contro una grande squadra, che poteva avere ancora più punti di quelli che ha. E’ veramente di una categoria superiore. Noi ce le giocheremo, fiduciosi di aver sempre disputato delle ottime partite contro le squadre più blasonate. Con o senza Bianchi cambierà poco. Non ci sarà lui, ma ci saranno giocatori di uguale spessore.Crotone-Torino, fuori dal campo di gioco, si traduce nel caso Gabionetta. Come mai il ragazzo ha avuto tante difficoltà sotto la Mole? Potrà essere la vostra arma in più?A Torino è arrivato tardi, senza preparazione, in una squadra che aveva tante difficoltà. L’ambiente conta molto e lui non è riuscito ad adattarsi. Noi contiamo molto su di lui, speriamo di recuperarlo al meglio e che torni ad essere decisivo per questa squadra.La Sampdoria esonera Atzori, il Sassuolo guarda tutti dall’alto al basso. E’ tutto nella norma?Credo proprio di si. Tutti credevano che la Sampdoria dovesse ammazzare il campionato, ma non ha ancora superato il trauma della retrocessione. Rivedo molto il Torino delle scorse stagioni, che aveva dei buoni giocatori, ma non riusciva ad applicarsi alla categoria. Il Sassuolo è la vera sorpresa. L’anno scorso voleva fare un grande campionato e si è salvato all’ultimo. Oggi nessuno pensava al Sassuolo in ottica promozione ed invece eccolo lì al secondo posto.Tra qualche settimana aprirà il mercato invernale. Il Crotone cercherà qualche rinforzo?Non credo, la squadra è a posto così. Abbiamo un organico valido e numeroso. Anzi, forse un po’ troppo numeroso, credo che faremo qualche operazione in uscita.Infine, l’anno scorso, per un periodo, avete sognato i play-off. Ad oggi, a metà Novembre, quali sono gli obiettivi del Crotone?E’ vero, l’anno scorso abbiamo sperato di raggiungere i play-off, ma non ci siamo riusciti. L’obiettivo è quello di ottenere una salvezza tranquilla, senza troppi patemi. Poi, se arriverà qualcosa in più, saremo ancora più contenti.
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