interviste

”Toro, è il tuo anno”

di Roberto Maccario - In occasione del lunch match di domenica tra Brescia e Torino abbiamo intervistato un doppio ex che suscita ottimi ricordi tra i tifosi granata: Silvano Martina, custode della porta del mitico Toro targato...

Roberto Maccario

Iniziamo con la sua esperienza in granata: quali i suoi ricordi dell’anno con Gigi Radice, un anno vissuto da protagonista…Penso sia stata la migliore stagione del Toro negli ultimi venticinque / trent’anni; non eravamo una squadra di fuoriclasse ma avevamo una grande grinta e un grande cuore. Il più grande rammarico è di non essere riusciti a vincere lo scudetto, anche perché sono convinto che non ci abbiamo creduto abbastanza e a mio modo di vedere non eravamo inferiori al Verona, avendo vinto lo scontro diretto. Inoltre quell’anno la Juve, la Roma e le milanesi andavano con il freno a mano tirato e si sarebbe potuto sfruttare l’occasione: peccato.

Quello tra Torino e Verona è uno scontro che, sebbene in tono minore, si ripete anche quest’anno ai vertici della serie BWIN.E’ vero, e anche questa volta sono convinto della superiorità dell’organico granata: questo è l’anno buono, l’ho capito dopo la partita con la Samp.

Quindi la gestione Ventura la soddisfa.Sicuramente. Il Torino sta facendo molto bene: è vero che il livello della cadetteria è molto basso ma è anche vero che primeggiare in un campionato è sempre difficile e credo che diversi elementi della rosa possano rendere anche in serie A.

Veniamo alla sua avventura con la maglia del Brescia.Purtroppo devo dire che è stata la peggiore stagione della mia carriera: avevo un pessimo rapporto con l’allenatore e dopo poco mi sono rotto un dito. Anche con i compagni non mi trovavo bene e l’ambiente era piuttosto freddo. Andai a Brescia perché all’Inter facevo il secondo e volevo giocare ma fu un errore; lasciai in seguito le rondinelle per tornare in nerazzurro e poi al Genoa. Peccato perché Brescia è una bella città ed una piazza importante.

Molti lamentano il fatto che in Italia ci sia un’eccessiva esterofilia anche riguardo ai portieri: perché prendere sempre numeri uno stranieri con tutti i nostri bravi giovani ? In fondo eravamo il top in questa categoria…In parte sono d’accordo, anche se all’estero lanciano i ragazzi quando sono molto più giovani e così spesso le squadre italiane possono acquistare un portiere di prospettiva, a basso costo, con già una buona esperienza alle spalle.

Grazie mille e in bocca al lupo per il suo lavoro.Crepi, un saluto a tutti i tifosi del Toro.