interviste

”Toro, marcia in più. Reggina la sorpresa”

di Valentino Della Casa

Cominciare al Filadelfia e avere le prime reali chances da professionista a casa propria, segnatamente a Reggio Calabria, è un sogno che pochi hanno potuto veder realizzare. Per Benny...

Redazione Toro News

di Valentino Della Casa

Cominciare al Filadelfia e avere le prime reali chances da professionista a casa propria, segnatamente a Reggio Calabria, è un sogno che pochi hanno potuto veder realizzare. Per Benny Carbone è andata proprio così e per la brillante carriera del fantasista (ora allenatore, ex allenatore del Varese) si è trattato di un vero e proprio trampolino di lancio. 31 presenze e 5 gol in amaranto a soli vent'anni, 34 presenze complessive (in due stagioni) e 3 gol con la maglia granata, mettendosi in mostra e attirando l'interesse dei club più titolati d'Italia. Contattato da Toro News in esclusiva, il doppio ex di Reggina-Torino, Benito Carbone, ci racconta una partita tra due squadre che porterà nel cuore. Per sempre.Mister Carbone, non sarà facile scegliere oggi per chi tifare.Buon giorno a tutti. Confesso che proprio non riesco ad essere di parte per questa partita. Lo continuo a ripetere: a Torino io sono calcisticamente nato e, come ragazzo del Fila, ho vissuto momenti indimenticabili. Non posso che essere eternamente grato a questa piazza che mi ha cullato. A Reggio, poi, sono nato anche anagraficamente, e se non avessero avuto fiducia in me dall'inizio, la mia carriera avrebbe potuto svilupparsi in un'altra maniera. Sono state esperienze importantissime, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello umano: sono maturato molto in quegli anni. Quello che posso dire è che sarà una gara di assoluto livello, tra due delle formazioni più in forma di tutto il campionato.Non ha dimenticato Torino, Torino non l'ha dimenticata: ricevere tanti applausi da avversario è un qualcosa che il pubblico granata concede di rado.Infatti mi sono emozionato fino all'inverosimile, quest'anno, quando sono arrivato da allenatore del Varese. Quasi mi sembrava di essere della squadra di casa, non mister degli avversari! I tifosi vanno solo ringraziati per quanta pazienza e quanto calore continuano a seguire il Toro nonostante gli anni bui che sta attraversando. Poi, lo ridico perchè fa sempre bene, tornare a Torino è come tornare a casa dalla mamma: in carriera mi sarebbe piaciuto essere nuovamente un calciatore granata, spesso ci siamo andati vicini ma poi per decisioni non mie non si è potuto concludere.Avendola già affrontata, può darci un giudizio, da esperto, sulla squadra granata di quest'anno?Semplicemente, il Torino ha la rosa più competitiva del campionato. È impressionante vedere quanta possibilità di scelta abbia mister Ventura, e tutta di estrema qualità. Per questo sono sempre più convinto che il vero punto di forza sia proprio l'allenatore: gestire una squadra che vanta giocatori così importante non è facile. Lui ce la sta facendo alla grande, e sta dimostrando di essere un ottimo allenatore. Io sono alle primissime armi, ma se dovessi stilare una lista delle persone da cui devo imparare qualcosa del mestiere, sicuramente metterei Ventura tra le primissime posizioni.La Reggina, invece, per le scelte sia di organico, sia dell'allenatore, ricorda un po' il “suo” Varese.Io penso che la Reggina vanti un presidente come Lillo Foti, che di calcio se ne intende veramente. Stanno confermando quanto di buono fatto in passato, scovando giovani talenti e allenatori emergenti da lanciare al panorama del nostro calcio. Anche in questo caso, un plauso va nei confronti di Breda: io ho seguito la telecronaca di Reggina-Bari, vinta per 3-1 dai calabresi. La squadra veniva da un momento difficile, ma dopo questa ne ha vinte altre tre consecutivamente. Il merito è tutto dell'allenatore: non è mai facile fare bene quando vieni messo in discussione. Ha dimostrato grande carattere.Carattere che dimostrano sempre meno i presidenti delle squadre di calcio: il Grosseto ha esonerato inspiegabilmente un altro allenatore, e siamo già al quinto avvicendamento in panchina quest'anno, il suo compreso.Purtroppo attualmente nel calcio va sempre più di moda questa parola: ansia. Ed è un fatto tristissimo, credetemi. L'ansia in questo mondo non si dovrebbe neanche sapere cosa sia, al massimo si potrebbe parlare di tensione per una gara, di tensione per un campionato, ma mai di ansia. L'esonero di Ugolotti, poi, ha un qualcosa di clamoroso. I presidenti non capiscono che in questo modo si buttano via interi mesi di lavoro, è inutile parlare poi di progetti. Quindi lei confermerebbe Atzori nella Samp?Io non voglio entrare nello specifico, dico solo che ci vuole pazienza. Ora i blucerchiati sono molto indietro di condizione, ma come organico sono gli unici che possono competere con il Toro, e sono sicuro che si riprenderanno. Purtroppo non hanno rispettato subito le alternative, ora ci vuole tanta forza per uscire fuori dal tunnel.Quali squadre la stanno impressionando?Secondo me possono diventare vere e proprie sorprese la Reggina, il Sassuolo, il Bari (si riprenderà) e il Varese, se a Gennaio interverrà sul mercato con investimenti mirati. Il Pescara? Non riesco a vederla come pretendente per la A, mi sembra più come il Brescia: due squadre piene di alti e bassi, sicuramente faranno bene, ma per la promozione penso ci voglia altro.Mister, non ha ancora risposto alla nostra domanda: chi vince questa sera?Proprio non demordete, eh? Come tifoso, ma è scontato, dico pareggio. Come allenatore, però, provo ad analizzare le due squadre: a Reggio è difficile vincere, ma il Torino non deve temere nessuno. Secondo me, alla fine, potrebbero spuntarla proprio i granata: hanno qualcosa in più dal punto di vista qualitativo. Se sapranno arginare gli attaccanti avversari, la partita potrebbero proprio vincerla.Grazie, mister. In bocca al lupo.Crepi il lupo, un saluto a tutti i tifosi di Toro e Reggina!