"E’ una tra le voci più conosciute, ma anche riconoscibili di Sportitalia. Stefano Borghi come telecronista lo conoscono tutti, così come esperto di calcio estero e in particolare di quello sudamericano. Ma con lui oggi parliamo di Toro, di quello che è stato e di quello che potrà venire.Buongiorno Stefano, sette giornate possono bastare per capire pregi e difetti del gruppo di Ventura?‘Credo che molto di più si capirà dopo il ciclo delle prossime quattro che sulla carta sono tutte gare delicate. Ma un’idea chiara tifosi e osservatori neutrali se la sono già fatta, perché il Toro di Ventura si è fatto già conoscere’.E allora partiamo dai lati positivi…‘Di buono c’è il fatto che con Ventura la squadra ha un impianto di gioco preciso e predeterminato, una filosofia chiarissima che non si snatura a seconda degli avversari da affrontare e questo è un marchio di fabbrica del tecnico. Soprattutto in un campionato difficile come la Serie A non è fatto da poco perché pagherà e si è già intravisto’.Non rischia alla lunga di essere controproducente?‘Di per sé assolutamente no, ma il problema di fondo è che il gruppo difetta di giocatori d’esperienza ad altissimi livelli e in A questo può presentarti il conto’.A gennaio quindi dobbiamo aspettarci innesti importanti?‘Direi piuttosto di qualità, perché viaggiare a spanne puntando sull’accumulo sarebbe una toppa peggiore del buco da andare a tappare. Quindi serviranno acquisti mirati, ma soltanto se effettivamente potranno alzare il tasso tecnico della rosa portando esperienza nel massimo campionato e capacità risolutive’.Dovendo scegliere, mercato italiano o straniero, magari quello sudamericano con il quale Petrachi ha un rapporto d’amore-odio?‘Mi sembra decisamente prematuro, mancano quasi tre mesi al via e ora è solo tempo di abbozzare. In ogni caso il Toro ha messo in piedi e sta potenziando la sue rete di osservatori anche in Sudamerica e si sta rivendo efficace. Alle volte le trattative si concretizzano, altre naufragano perché è nel gioco delle parti, ma di occasioni buone ne possono capitare sempre’.Visto che è un gioco già proposto ai nostri lettori, al fianco di Bianchi chi vedresti meglio?‘Ventura ha dimostrato già la passata stagione di non avere gerarchie precise per scelta, non perché sia allenatore di poco polso, ma proprio perchè sa scegliere l'uomo giusto al momento giusto. Così tutti si possono sentire coinvolti, dare l’apporto quando serve. Sino ad oggi Sgrigna e Meggiorini sono stati testati e hanno dimostrato quali caratteristiche possono portare in dote al Toro, Sansone meno e quindi credo che arriverà anche il suo momento per poter dimostrare di valere la maglia granata e la serie A dopo una grande stagione in cadetteria’.Federico Danesi
interviste
‘Toro, pochi ritocchi di qualità’
E’ una tra le voci più conosciute, ma anche riconoscibili di Sportitalia. Stefano Borghi come telecronista lo conoscono tutti, così come esperto di calcio estero e in...
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E’ una tra le voci più conosciute, ma anche riconoscibili di Sportitalia. Stefano Borghi come telecronista lo conoscono tutti, così come esperto di calcio estero e in...
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