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”Toro, si può vincere una partita di 15 minuti”

Nella Serie B italiana c'é un solo precedente molto simile, non per cause ma per altri fattori, alla strana Padova-Torino di quest'oggi: si tratta di Cesena-Sassuolo del 16 Marzo 2010, gara fra pretendenti alle prime posizioni...

Redazione Toro News

Nella Serie B italiana c'é un solo precedente molto simile, non per cause ma per altri fattori, alla strana Padova-Torino di quest'oggi: si tratta di Cesena-Sassuolo del 16 Marzo 2010, gara fra pretendenti alle prime posizioni esattamente come avverrà tra poche ore all'Euganeo, e che era stata sospesa in un primo momento non per responsabilità addebitabili ad una delle società contendenti (come invece accaduto in questo caso con i veneti che non hanno rispettato le norme sull'impianto di illuminazione), ma per una ragione più forte di tutto: tanta, tanta neve che cadde dal cielo.

Molto simile a quanto vedremo oggi, si diceva, perché si recuperarono 17 minuti, contro i 15 che vedranno protagonisti biancoscudati e granata; una differenza non da poco risiede sì nel risultato di partenza, che in quel caso era di 0 a 0, ma quel che conta é che la squadra ospite scese in campo convinta di poter fare qualcosa di memorabile, e lo fece: vinse. Autore della rete che decise quel “mini-incontro” fu Nicola Donazzan, terzino che rientrava da uno stop forzato di mesi; il Sassuolo, invece, viveva un momento nero caratterizzato da quattro sconfitte consecutive. Fu un doppio riscatto, insomma, personale e di squadra; oggi, l'eroe di quel quarto d'ora (o poco più) ricorda quei momenti e prova a suggerire al Toro come fare per imitarlo.

Cosa ricordi di quella partita così breve? Ricordo tutto distintamente; era la prima partita che giocavo dopo il mio penultimo infortunio lungo, dunque avevo grosse motivazioni, tanta voglia di fare.

Quali le sensazioni? Si dovevano giocare solo 17 minuti per cui riesco a sentire ancora oggi la grande tensione, motivata dal fatto che dovevamo dimostrare che quella partita potevamo comunque portarla a casa.

E poi, in campo... Iniziammo subito fortissimo. Dopo un minuto, un minuto e mezzo, ci fu un cross, la palla arrivò a me, stoppai e subito calciai; e non ci potevo credere, perché era la prima palla che toccavo... Fu una gioia immensa, tutt'ora la più forte che abbia vissuto sui campi.

Ma come si riprende una partita sospesa a così pochi minuti dal termine, con che spirito si prepara? Si prepara con lo stesso spirito di una partita normale. Si fa un riscaldamento più lungo e più intenso, e poi quando inizia si tengono ritmi altissimi, perché in un quarto d'ora ognuno é fresco e quindi si dà tutto quel che si ha; si presta attenzione pure ai minimi particolari e non si molla un centimetro. E se si va sotto, é dura recuperare.

Appunto, quel che deve fare oggi il Torino, che parte in svantaggio: come devono fare, i granata? Come dicevo, é una situazione molto dura per il punteggio di partenza. Dovranno dare il 110%, ed essere assistiti anche da un po' di fortuna...

(foto cesenacesena.com)

Qui la VIDEOintervista realizzata da Luca Sgarbi