di Alessandro Salvatico
interviste
”Tra Napoli e Torino sarà partita vera”
di Alessandro Salvatico
Erano un altro Napoli e un altro Toro, quelli per i quali Francesco Romano mise a disposizione il suo talento. Erano un Napoli da scudetto e un Toro da Uefa. Da allora, tanta acqua...
"Erano un altro Napoli e un altro Toro, quelli per i quali Francesco Romano mise a disposizione il suo talento. Erano un Napoli da scudetto e un Toro da Uefa. Da allora, tanta acqua sotto i ponti del Po e tanta sulle rive del Golfo; tanta Serie B, perfino C, cadute, fallimenti societari. Ma, a sentire le parole dell’ex-regista di centrocampo -oggi procuratore sportivo- sembra che le maglie che si contenderanno la vittoria domenica al San Paolo non abbiano perso un grammo del loro fascino e della loro gloria. Ed è così, in effetti.
"Francesco Romano, domenica apparentemente si affronteranno una squadra con molte motivazioni ed una che dovrebbe esserne pressoché priva; ma il Napoli sarà davvero arrendevole?"Innanzitutto, di una cosa sono sicuro: che sarà una partita avvincente. Le motivazioni sono evidentemente diverse: il Napoli di fronte al proprio pubblico avrà comunque quelle legate alla voglia di offrire una buona prova, mentre il Torino ha grande bisogno di punti. Per due motivi diversi, sono convinto che si daranno battaglia vera".
"Tra i meno intenzionati a mollare, probabilmente Donadoni, che non vorrà fare ancora brutte figure, anche nell’ottica della riconferma in discussione."Quello di Napoli è uno stadio che è praticamente sempre pieno di pubblico, e fare brutta figura tra le mura amiche è cosa che non piace mai. Certo, anche l’allenatore ha le proprie motivazioni personali per fare una partita dignitosa".
"Si affrontano due squadra che hanno cambiato allenatore recentemente, forse con risultati diversi."Quando una società cambia guida tecnica è perché dei problemi comunque ci sono. Poi, non è in una settimana, né in due o tre partite, che si possono cambiare le cose; ci vuole tempo, perché un mister trasmetta le proprie idee. Nessuno è capace di fare i miracoli. I due allenatori comunque sono entrambi giovani e bravi".
"Camolese meriterebbe una conferma a prescindere da un obiettivo sul quale ha potere limitato?"Di lui posso dire soltanto che è davvero un ottimo tecnico. Poi, sulla conferma o meno non posso pronunciarmi, deciderà la società dopo aver fatto le proprie valutazioni e io non posso certo intromettermi; ma di certo, lo conosco e ripeto che è un ottimo tecnico".
"Romano giocò in un Napoli e un Torino molto diversi dagli attuali..."Sì. A Napoli si correva per i primi posti, poi ci fu il passaggio al Torino dove ottenni altre soddisfazioni. Ho ricordi eccellenti di quei periodi, ricordi sopra le righe, indimenticabili: e come potrei? Tre anni in uno squadrone come quel Napoli, e poi due in granata dove si partì dal basso per arrivere in alto; esperienze bellissime".
"E due città molto diverse, fuori dal campo. Oppure no?"A Napoli, la passione ti contagia. Lì, il calcio si vive in maniera diversa, cioè ogni giorno della settimana: la gente ti accompagna, letteralmente, fino alla partita, è totalizzante. Torino, sotto questo aspetto, è la città che più si avvicina ad un calcio vissuto in questa maniera".
"Quest’anno, a Torino, si è spesso parlato dell’effetto che un pubblico tanto appassionato può avere sulla squadra, a seconda che le cose vadano bene o male. Quale la sua opinione in proposito?"Personalmente, preferisco un pubblico che sia sempre presente, che ti stia addosso, piuttosto, ma che ci sia; se dovessi scegliere, sarei per la passione, che può portare ad applaudire oppure a fischiare, ma che ci sia".
"Domanda secca: questo Toro si salva?"Domanda difficile. Credo che sia impossibile fare calcoli, perché ad ogni giornata ci sono molti risultati che possono rimettere tutto in discussione. Per l’affetto che provo per il granata, per i due anni trascorsi a Torino, io auguro e mi auguro davvero di sì, che ce la faccia".
"Il lavoro del procuratore Francesco Romano sta per entrare nel vivo: che mercato aspettarsi?"E’ ancora presto, per ora si osserva ma non c’è ancora molto. Sarà un mercato in linea con quelli degli ultimi anni; calcisticamente parlando, la qualità si muoverà, ma il volume d’affari resterà comunque non troppo elevato".
"Verranno tempi migliori. Non solo per il calciomercato.Sperando che gli auguri di Romano, uomo fortunato -per il calcio che ha avuto la possibilità di conoscere e di vivere-, portino un po’ di fortuna alla causa granata.
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