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tor interviste Utzeri (CagliariToday): “Belotti? Accolto bene dai tifosi, ora il suo futuro è…”

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Utzeri (CagliariToday): “Belotti? Accolto bene dai tifosi, ora il suo futuro è…”

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Scopriamo tutti i segreti della formazione sarda, prossima avversaria del Torino, grazie al collega che la segue sempre da molto vicino
Federico De Milano
Federico De Milano Caporedattore 

Il 2025 del Torino si chiude con un match casalingo da disputare contro il Cagliari. Se da un lato ci sono i granata di Marco Baroni che sono a caccia della terza vittoria di fila in Serie A, dall'altro ci sono i rossoblù di Fabio Pisacane. Per conoscere lo stato di forma e i punti di forza o di debolezza della squadra sarda, abbiamo posto alcune domande a chi la conosce molto bene e che ci ha parlato anche di due ex della sfida odierna come Andrea Belotti e Michel Adopo. Ad essere stato contattato da noi è Stefano Utzeri, giornalista di Cagliari Today, che ringraziamo per essersi concesso ai nostri microfoni e averci introdotti a Torino-Cagliari dalla prospettiva dei rossoblù per conoscere tutti i loro segreti.

Buongiorno Stefano, come arriva il Cagliari a questa partita contro il Torino a livello fisico e di umore?"L'umore fino a domenica era abbastanza alto perché si arrivava da una sconfitta a Bergamo ma con una bella prestazione e poi anche dalla vittoria contro la Roma che aveva dato sicuramente un'altra prospettiva a questo finale di 2025. La speranza era che col Pisa si potesse vincere ma in realtà la prestazione è stata negativa e alcuni singoli hanno deluso, è arrivato un pareggio anche beffardo perché il Cagliari aveva fatto valere il tasso tecnico superiore e si era portata avanti, pur con una prova negativa. A livello fisico sta male perché ci sono diversi infortunati come Belotti, Felici, Zé Pedro e Folorunsho".

Come è stato accolto l’arrivo in estate di Belotti? Per tanti anni al Toro è stato un idolo ma ora l’infortunio lo sta tenendo fermo in questa nuova avventura sarda…"L'arrivo di Belotti era stato accolto molto bene, non me lo aspettavo. Quando è arrivato è stato accolto da molti tifosi che speravano potesse fare ciò che ha fatto vedere a Torino. Lui e anche lo stesso tecnico Pisacane pensavano di potersi riprendere quello che in questi ultimi anni aveva lasciato per strada. L'inizio era stato anche confortante con una bella doppietta a Lecce e sembrava l'inizio di una bella storia di rinascita. Poi ci si è messa la sfortuna e in uno slancio per saltare di testa, completamente da solo, c'è stata questa torsione del ginocchio e la stagione se n'è andata in quel momento. La speranza è che nei prossimi anni possa riprendersi ma non è detto che lo faccia a Cagliari perché il contratto è solo un annuale con opzione e resta da vedere cosa farà la società. Di solito il club dà una seconda occasione ai calciatori dopo averli seguiti nella riabilitazione di questi casi. Mi aspetto che l'opzione venga esercitata o anche rinnovato il contratto, ci sono gli ingredienti umani per provare a dargli una nuova occasione".

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Un altro ex granata è Adopo ma è stato ceduto dopo qualche apparizione con Juric. Che tipo di giocatore è diventato a Cagliari?"A me è sempre piaciuto, lo ricordo dai tempi della Primavera del Toro. Mi aveva colpito anche il gol che segnò a San Siro contro il Milan, in Coppa Italia, mi aspettavo che all'Atalanta potesse trovare con Gasperini la strada per diventare una sorta di Kessié. Invece, gli manca qualche arma tattica e forse anche qualcosa a livello tecnico o di personalità. Adopo è un giocatore molto discontinuo anche all'interno della stessa partita. Nel Cagliari però ha una sua importanza, soprattutto quando si gioca a tre a centrocampo sa dare solidità dietro con la sua corsa. Se è in giornata ha anche un bel piede per fare giocate importante sulla trequarti. Pisacane a inizio stagione aveva provato anche a farlo giocare come mezzala che si inseriva in area, ora per via degli infortuni, il Cagliari è però più accorto e gioca maggiormente con il 4-4-2".

Quali sono i punti deboli del Cagliari che il Torino dovrebbe cercare di sfruttare per vincere?"In questo momento il reparto più critico del Cagliari è la difesa. Pisacane ha cambiato diverse coppie ma quella che ha dato più sicurezza è quella composta da Luperto e Rodriguez. Dopo tre settimane era tornato Mina ed è stato parecchio negativo ma sarà comunque assente contro il Torino. Un altro punto debole sono i terzini perché Palestra viene utilizzato alto e allora giocano Zappa che è carente dal punto di vista tattico e Obert che è leggerino come fisico e in difesa. Questi sono gli elementi con più criticità della squadra che sta facendo fatica a difendere anche sui calci piazzati".

Quali sono invece le principali armi della squadra di Pisacane che potrebbero far male al Torino in questa gara?"La fantasia e l'imprevedibilità di alcuni suoi giocatori. C'è una batteria di trequartisti che, nonostante le assenze, può contare su giocatori come Esposito e Gaetano che sono in crescita come gioco e senso di creatività. Gaetano nelle ultime tre partite ha segnato due gol e servito un assist. Un altro punto forte è Palestra che a destra fa un altro sport, ha grandissimo passo quando parte palla al piede ed è difficile fermarlo perché ha fisico e rapidità. Con Zappa alle sue spalle che lo copre, Palestra ha libertà per fare praticamente l'ala nel 4-4-2 e, giusto per intenderci, come passo mi ha ricordato nel suo piccolo il primo Gareth Bale, forse con un tiro da migliorare ancora".