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tor mondo granata 114 anni dalla nascita di Leslie Lievesley: collaboratore di Egri Erbstein nel 1949

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114 anni dalla nascita di Leslie Lievesley: collaboratore di Egri Erbstein nel 1949

114 anni dalla nascita di Leslie Lievesley: collaboratore di Egri Erbstein nel 1949 - immagine 1
La guerra passata nella RAF, la collaborazione con Pozzo ed Erbstein e l'amicizia con Gianni Agnelli
Redazione Toro News

Nato a Steveley il 23 giugno 1911, Leslie Lievesley comincia la carriera da calciatore a diciott'anni, nel Doncaster. Passando poi da Manchester United, Chesterfield e Torquay United, è costretto ad appendere gli scarpini al chiodo a causa della guerra nel 1939, con indosso la maglia del Crystal Palace. Al termine della seconda guerra mondiale, passata da Lievesley tra le fila dell'aeronautica militare britannica, decide di dedicarsi all'attività di allenatore, ruolo che riveste prima per gli olandesi dell'Heracles Armelo e successivamente come collaboratore per la Nazionale olandese. Le sue capacità vengono notate anche in Italia: in particolare, al Torino. Inizialmente adoperato in granata come preparatore atletico, di lui si accorge anche Vittorio Pozzo. Con il CT della Nazionale italiana segue le giovanili granata in un tour in Inghilterra a RAF Kenley, dove i granata sono l'unica rappresentativa italiana. Nel viaggio di ritorno dalla terra inglese, l'aereo con su Pozzo e Lievesley ha alcuni problemi in fase di atterraggio, causando l'impatto di una delle ali contro un hangar. Nessun problema grave per i passeggeri, in ogni caso. Pozzo e Lievesley insieme seguono l'Italia olimpica, che arriva ai quarti di finale ai giochi di Londra del 1948. Al Torino, tuttavia, rimane preparatore atletico per poco: passerà ben presto ad essere collaboratore di Egri Erbstein nella prima squadra. Così, Leslie Lievesley si troverà, il 4 maggio 1949, su quel maledetto aereo che si schianterà contro la Basilica di Superga. Quel giorno Leslie Lievesley troverà la morte insieme al resto dei passeggeri dell'aereo. Nella città di Torino, Lievesley stringe amicizia anche con Gianni Agnelli, che lo convince a passare alla Juventus nella stagione 1949/50. La notizia emerge tre settimane prima della partenza per Lisbona, ma questo trasferimento non si verificherà mai.