Il Toro non è solo una squadra di calcio, ma molto, molto di più. Per chi lo tifa e in esso crede, il Toro - rappresentato dal color granata - è un insieme di valori e tradizioni storiche che lo rendono una fede più che una squadra di calcio. La società, nel tentativo di avvicinare il Torino FC al Toro, nella giornata di oggi, lunedì 20 ottobre, ha portato - come ormai consuetudine - le/i bambine/i e le/i ragazze/i delle giovanili granata a Superga, per metterli di fronte alla storia e ai valori di cui ogni giorno si fanno rappresentanti con la maglia granata. Un momento di rappresentanza e conoscimento del proprio passato e dei valori che esso rappresenta per i più giovani nelle varie squadre granata, momento che come sempre accompagna l'inizio della stagione sportiva, affinché questa sia guidata da uno spirito in più: lo "Spirito Toro".

Mondo Granata
A scuola di Toro: le giovanili in visita a Superga per conoscere il Grande Torino
Giovanili a Superga: la giornata e i presenti
—Presenti al colle tutte le squadre giovanili maschili e femminili, accompagnati - oltre che da tecnici e dirigenti delle varie squadre, tra cui l'allenatore della Primavera Baldini - da alcuni dirigenti della società granata. Presente il Responsabile del Settore Giovanile Ruggero Ludergnani, insieme al Direttore Operativo Alberto Barile e al Responsabile della Scuola Calcio - colui che dal 2023 sostituisce Silvano Benedetti - Corrado Buonagrazia. A condurre la giornata Don Riccardo Robella, che ha riunito i giovani prima nel piazzale davanti alla Basilica e poi all'interno per parlare della storia e dei valori del Toro e del Grande Torino. Non sono mancati momenti di condivisione anche da parte di Ludergnani, che ha ribadito come ormai sia una tradizione l'evento che riunisce settore giovanile e attività di base, e dello Speaker granata Stefano Venneri, come di Buonagrazia. I vari gruppi delle Giovanili si sono poi spostati sul retro dove si trova la lapide commemorativa dedicata ai caduti di Superga: lì si è svolto un altro momento di unione e rappresentanza, con il capitano della formazione Primavera, Tommaso Gabellini, che ha letto i nomi dei caduti. Una bella iniziativa, ormai diventata consuetudine, per creare un legame di valori tra la storia del Toro e i propri ragazzi: il punto di partenza per mantenere il Grande Torino immortale.
Le parole di Don Robella e la lettura dei nomi
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