Cairo: “Ho ambizione: finchè non arriva un compratore serio, continuo al massimo”

Lei ha seriamente intenzione di valutare l'acquisizione dello stadio in cui siamo? Con quale spirito, nel caso? Per rendere il Torino più forte su un mercato di vendita o per creare qualche cosa con lo stadio come hanno fatto altri club? I tifosi del Torino, ma anche i giornalisti liberi, fanno fatica a capire fino in fondo i suoi obiettivi."Ci siamo sentiti con il sindaco. Abbiamo programmato un incontro a settembre. L'obiettivo di prendere lo stadio è legato allo sviluppo delle strutture del Torino. Non c'è nessun secondo fine, nessuna motivazione legata ad una vendita. È semplicemente la voglia di prendere uno stadio se ci saranno le condizioni. Ne parliamo con il sindaco quanto prima. Credo che il sindaco sappia bene che, così come nel 2003 venne dato uno stadio con una delibera - di cui mi ha parlato Bellino - che parlava di uno stadio a ciascuna squadra con uguali condizioni. Quindi mi aspetto che le condizioni siano simili a quelle che ha avuto la Juve. Né più né meno".

Quale è il potenziale della squadra attuale? "Non sono un tecnico, questa domanda è meglio se la fate a Baroni, Vagnati e Moretti".

Cercate tre giocatori: un terzino sinistro, un esterno destro e...?"Carta coperta... In questo momento a centrocampo siamo in sei: Anjorin, Ilic, Casadei, Gineitis, Tameze e Ilkhan. In difesa abbiamo quattro giocatori al centro: Maripan, Coco, Ismajli, Masina. Se uscisse uno, deve subito entrare un altro. Per Biraghi invece non c'è un cambio, anche se ci sarebbe Lazaro, ma l'obiettivo è di prendere un mancino e ci stiamo lavorando. Dall'altra parte abbiamo Dembelé, Pedersen e Lazaro. Come esterni abbiamo Ngonge, Aboukhlal, Njie. Poi c'è Vlasic, e Che Adams che teoricamente nel 4-2-3-1 può giocare dietro la punta, che può essere Zapata o Sanabria. Ad oggi mancano tre giocatori. Se poi ne escono altri, faremo interventi per sostituirli".