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Vanoli pre Lecce-Torino: “Conosciamo la storia… se siamo uomini dobbiamo onorarla”

Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 

Che partita si aspetta con il Lecce?"Non guardiamo la loro classifica, dobbiamo onorare i nostri impegni e la maglia. Al di là di qualche situazione, abbiamo sempre dato il 100%. A volte non è risultato agli occhi, ma quello è stato il nostro impegno e sarà fino alla fine. Siamo consapevoli che da tre partite non si vince, che i tre punti sono importanti. Abbiamo un impegno con il decimo posto e dobbiamo tentare di conquistarlo, non vale niente ma serve per la mentalità. Poi c'è la storia. Per il Torino il via del Mare è stato sempre un campo dove a volte si è pagato, è successo anche con Mondonico. Se siamo degli uomini e conosciamo la storia, dobbiamo onorarla"

Il Bologna ha vinto una storica Coppa Italia. Budget poco diverso da quello del Toro, ma ha programmato ed è arrivato ai risultati. A Torino ci sono le condizioni per un progetto simile?“Mi sono espresso già una volta. Ci sono società dove l’opportunità di crescere è sotto l’aspetto della disponibilità economica come sta facendo il Como. Poi ci sono società che crescono e sono cresciute tramite idee, come Bologna e Atalanta prima. Quando non c’è tra virgolette la possibilità, bisogna lavorare sulle idee. Questo è il nostro obiettivo. Faccio i complimenti al Bologna, grandissimo successo. Contento per il mio collega Italiano, ho avuto la fortuna di giocarci insieme e finalmente ha avuto un grandissimo successo” 

Ci si deve aspettare un Toro che pressa alto contro il Lecce per strappare i tre punti?“La nostra è una tendenza di pressare alto dovuta anche al cambio di modulo, siamo diventati un po’ più aggressivi quando abbiamo aggiunto un uomo in più e tolto dalla linea difensiva. Questo è un aspetto per essere anche più pericolosi in zona gol. Se conquisti campo nella metà campo avversaria, hai meno campo per stressare gli avversari. A volte non lo abbiamo fatto bene, a volte non abbiamo fatto bene le preventive per fermare subito l’azione come contro l’Inter. A volte il pressing alto è una strategia. Con l’Inter l’ho esasperato perché volevo una squadra coraggiosa che provasse a non farli giocare, concendogli anche qualche occasione in più. Se si guarda atteggiamento e non solo risultato, abbiamo avuto Lazaro di testa e poi Adams con lo stop di petto sbagliato, una grandissima chiusura di Calhanoglu per la giocata di Perciun per Vlasic. Queste cose non si contano però... C’è stata la grandissima parata di Martinez su colpo di testa di Adams. Il coraggio non ha pagato in termini di risultato, ma ha pagato perché ho avuto una squadra che ha dato tutto. A Lecce dovremo stare in partita, quest’anno lo abbiamo sempre fatto bene, e capire il momento soprattutto nelle partite in cui gli avversari si giocano tantissimo e l’aspetto psicologico è importante”