Le pagelle di Torino-Chievo 2-1: Falque signoreggia, si intravede il vero Castan

Termina Torino-Chievo ed è, come di consueto, il momento delle pagelle. Continua la corsa all'Europa League della squadra di Mihajlovic: basta un uno-due mortifero di Falque nella parte finale del primo tempo per stendere un Chievo coriaceo che non ha mai smesso di lottare, trovando nel finale un gol che ha complicato la serata dei granata e infliggendo un finale di sofferenza al pubblico del Grande Torino. Ma quel che più conta, ossia i tre punti, è in cascina. Tra i singoli, domina ovviamente il mattatore Iago Falque, uno in grado di spostare gli equilibri a piacimento. Benissimo Castan, che si erge a baluardo difensivo, ma anche il suo compagno di reparto Rossettini. Barreca perfetto ma rischia il rigore due volte, Belotti lotta sempre anche se non al meglio. QUI LE PAROLE DI VALDIFIORI QUI LE PAROLE DI MARAN QUI LE PAROLE DI MIHAJLOVIC QUI LE PAROLE DI IAGO DI SEGUITO LE PAGELLE DI TORINO-CHIEVO 2-1 HART 6: è pressochè inoperoso fino alla mezzora, quando deve essere vigile su un colpo di testa di Gobbi. Pochi minuti dopo è l'ottimo Castro che gli sporca i guantoni: grande slalom ma destro leggibile. Fa divertire con un dribbling su Pellissier, nella ripresa compie l'unico vero intervento sul pericolosissimo colpo di testa di Castro nel finale. Poco da fare sull'inzuccata di Inglese. QUI LE PAROLE DI VALDIFIORI QUI LE PAROLE DI MARAN QUI LE PAROLE DI MIHAJLOVIC QUI LE PAROLE DI IAGO DI SEGUITO LE PAGELLE DI TORINO-CHIEVO 2-1 ZAPPACOSTA 6.5: propositivo e volitivo nel primo tempo, anche perchè non potrebbe non esserlo, giocando "vicino" a Mihajlovic. Non esita a proporre cross e provare anche la conclusione in prima persona. Nella ripresa limita il suo raggio d'azione, preferendo rinculare e tenere la posizione, ma proprio nel finale va vicinissimo a un eurogol che sarebbe stato il giusto premio ad un grande periodo autunnale. ROSSETTINI 6: non è preciso al 28', quando sbaglia un anticipo di testa e permette a Pellissier di calciare in porta. E' l'unica sbavatura della partita perchè poi il veterano del Chievo non gli dà fastidio, nè di testa nè di piede. E' attento anche nelle occasioni in cui in passato era stato rivedibile, ossia i cross dalle fasce; e proprio nel gioco aereo domina senza problemi nella ripresa. CASTAN 7: fa venire giù lo stadio quando ferma Birsa in uno contro uno con facilità disarmante. Rischia sullo stesso Birsa su un pallone vagante, ma alla fine ci mette fisico ed esperienza e sbroglia il pericolo. E' una situazione che si ripete altre volte, quando il Chievo prova a farsi vedere in area granata c'è sempre lui a frapporsi: riconquista palla e la gioca in uscita con personalità. Rischia di macchiare quella che, fino a quel momento, era stata un'ottima prova con un fallo di reazione vicino alla bandierina, non appena vede Meggiorini falciare Belotti: se la cava col giallo. Nel finale esalta ancora il pubblico con alcuni interventi da leone: il percorso per tornare ai suoi reali livelli è sicuramente intrapreso nel modo giusto. BARRECA 6.5: inizia col piede giusto: un paio di ottime chiusure e continuo sostegno Ljajic lì sulla sinistra. Prosegue benissimo, con l'assist vincente per il vantaggio granata: è lui a trovare la giocata che scardina la difesa clivense, con un dribbling che è seguito da un cross al bacio sul secondo palo, al bacio per la testa di Iago Falque. Nella ripresa rischia su Cacciatore, con un tackle in area: Chiffi però lascia correre. E' graziato poco dopo, quando in area tocca di mano: il team arbitrale non vede e conferma la necessità di un pronto utilizzo del VAR. Buon per il Torino, comunque, che ha trovato un terzino affidabile anche nei momenti più critici, perchè tolti quei due episodi stiamo parlando di una partita quasi perfetta. QUI LE PAROLE DI VALDIFIORI QUI LE PAROLE DI MARAN QUI LE PAROLE DI MIHAJLOVIC QUI LE PAROLE DI IAGO DI SEGUITO LE PAGELLE DI TORINO-CHIEVO 2-1 BENASSI 6.5: il giovane capitano granata gioca sempre con disinvoltura e personalità, facendosi sempre vedere come punto di sfogo della manovra. Fronteggia Castro, forse il migliore degli avversari, una brutta gatta da pelare; ma è bravo a tamponare e ripartire, facendo sentire anche la sua presenza in area avversaria. Nella ripresa si fa sempre trovare nella posizione giusta, senza attaccare all'arma bianca quando il risultato richiedeva invece intelligenza e lucidità (38' ACQUAH ng: fa legna nel convulso finale, quello che gli chiede Mihajlovic) VALDIFIORI 6.5: conferma la sua ottima condizione, sia quando smista palloni che quando li recupera. Bravo nelle due fasi, e impressiona per la velocità di pensiero. Calamita una quantità imprecisata di palloni, sostanza e fosforo combinati in quello che è un giocatore al Torino serviva da anni. E ora Miha ce l'ha e se lo gode. BASELLI 6: nel primo tempo non tocca molti palloni e non si proietta troppo in avanti, ma pensa più a dare equilibrio con tanta corsa e tanto lavoro oscuro, facendosi notare per qualche ottimo pallone riconquistato. A inizio pallone è uno dei riferimenti per la gestione del possesso ma cala alla distanza perchè spende molto, e Miha lo vede (13' OBI 6: colui che ormai è diventato il classico cambio in corsa di Mihajlovic non arriva per un pelo su un ottimo pallone confezionatogli da Boyè. Poi corre e lotta, badando al sodo e dando un contributo percepibile per la vittoria finale). QUI LE PAROLE DI VALDIFIORI QUI LE PAROLE DI MARAN QUI LE PAROLE DI MIHAJLOVIC QUI LE PAROLE DI IAGO DI SEGUITO LE PAGELLE DI TORINO-CHIEVO 2-1 FALQUE 7: giocatore di altra categoria. Sembra non nella sua miglior giornata (e induce Miha a pensare di sostituirlo quando lancia una ripartenza Chievo con un erroraccio in impostazione) quando in tre minuti decide di spostare gli equilibri, colpendo di testa e con un sinistro magico per salire a quota sette reti stagionali e trascinare il Toro verso la vittoria. Regala qualche altra giocata di classe nella ripresa, ma il suo l'aveva fatto ampiamente (24' BOYE 6: entra benissimo in partita, disegnando arabeschi palla al piede: attira tre uomini su di lui per regalare a Obi un cioccolatino che il nigeriano a centro area non riesce a scartare. Poi una distrazione su palla inattiva che al Toro costa un gol: Inglese gli scappa per insaccare di testa. Si riscatta, però, lottando bene nel finale.) BELOTTI 6: si temeva per la sua presenza in campo, dopo l'attacco febbrile in settimana, ma Miha lo recupera e il suo contributo in termini di corsa è quello di sempre, oggi con una propensione in più alla partecipazione nel fraseggio. Va vicino al gol nel primo tempo con una conclusione sporca, poi fa ammonire Dainelli dopo aver seminato due uomini. Nella ripresa lascia sul posto lo stesso Dainelli e mira l'incrocio dei pali col sinistro, sbagliando non di molto. Cala alla distanza, comprensibilmente, ma non si risparmia mai e poi mai, e Mihajlovic lo lascia in campo fino alla fine: la sua furbizia e la sua classe sono molto importanti anche quando tocca difendere un risultato con le unghie e i denti. LJAJIC 5.5: inizia con i nervi a fior di pelle e al 13' rischia seriamente l'espulsione quando mette le mani addosso a Cacciatore in modo inopportuno e immotivato. Poi prova a dare imprevedibilità alla manovra granata, puntando a volte il dialogo con Belotti, sempre presente sulla diagonale, altre volte liberando Barreca per il cross, o cercando la conclusione lui stesso. Ci prova poco dopo la mezzora, con un destro un po' strozzato. Nella ripresa, quando il Chievo lascia fatalmente un po' di spazio in più, ha tempo e modo di provare a fare male alla difesa del Chievo, ma si perde tra qualche virtuosismo di troppo. QUI LE PAROLE DI VALDIFIORI QUI LE PAROLE DI MARAN QUI LE PAROLE DI MIHAJLOVIC QUI LE PAROLE DI IAGO MIHAJLOVIC 6.5: punta ancora una volta sulla formazione tipo, quella che difficilmente lo delude, senza rinunciare a chi - come Belotti e Barreca - era reduce da malanni di stagione. E anche stavolta gli va bene, premiato dalla qualità infinita di Iago Falque. Che lui sprona come facevano gli allenatori di una volta: mandando a far scaldare Boyè, per paventargli un possibile cambio. In corsa inserisce il solito Obi per Baselli e Acquah per Benassi, facendo capire di interpretare nel modo giusto il faticoso finale della squadra inserendo giocatori muscolari e di quantità. L'ennesimo gol preso su palla inattiva è una macchia, ma quando la classifica è quella di oggi, è un problema che si può affrontare con la dovuta calma. Il Toro non meraviglia come in altre occasioni, ma continua la corsa all'Europa. E 25 punti a metà novembre sono una cosa che a Torino non si vedevano da un'infinità di tempo. QUI LE PAROLE DI VALDIFIORI QUI LE PAROLE DI MARAN QUI LE PAROLE DI MIHAJLOVIC QUI LE PAROLE DI IAGO