L’atteggiamento delle due squadre
—La lettura del tecnico granata (“attacco veemente e convinto”) è supportata dai passaggi: 541 totali del Toro, 300 del Pisa; 447 passaggi precisi contro 215. Nel terzo offensivo il Torino registra 87 passaggi effettuati (Pisa 48) e una precisione del 67% contro il 50% ospite. Anche sulle palle lunghe i granata reggono bene (27/54, 50%) rispetto al 37% del Pisa (23/62). Il Pisa conferma l’identikit di squadra diretta e fisica: duelli a terra migliori (32/56 vinti contro 24/56) e più chiusure difensive (39 a 16), con recuperi superiori (47 a 42). Il Torino vince invece la percentuale di tackle (88% di riuscita su 8 contrasti; Pisa 42% su 12).
La fotografia complessiva coincide con le parole di Baroni: c’è crescita — possesso, passaggi nel terzo offensivo, tocchi in area — ma è mancato il guizzo. Per trasformare partite così in vittorie, il Toro deve alzare la percentuale di tiri nello specchio e la conversione delle grandi occasioni, perché il volume c’è già.
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