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Rassegna Stampa

Simeone, Vlasic, gli infortuni e le parole di Maxi Lopez: i temi granata sui giornali

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Le pagine sul Torino dei principali quotidiani in edicola
Eugenio Gammarino

L'edizione odierna di Corriere Torino si apre con la presentazione del terzo kit granata per la stagione 2025-2026 ed un approfondimento sul centravanti granata Giovanni Simeone che nella prossima sfida casalinga contro il Genoa in programma domani, domenica 26 ottobre, allo Stadio Olimpico Grande Torino vuole mettere a referto il terzo gol consecutivo in tre partite con un'altra ex squadra: "Con tre centri all’attivo, Giovanni Simeone ha già dato la prova di essere tornato un bomber molto affidabile, per la gioia del Torino. Ma il suo romanzo granata e soltanto alle primissime battute. E il Cholito domani (ore 12.30) allo stadio Olimpico ha la possibilità di fare male a un’altra sua ex squadra: dopo la rete da tre punti contro il Napoli, vuole calare il poker stagionale di fronte a quel Genoa con cui debuttò in Serie A nel 2016-17 (37 partite e 14 gol, tra campionato e Coppa Italia). E  chissà che indossare per la prima volta la terza maglia grigio antracite, con l’omaggio all’eterna amistad tra il Toro e il «suo» River Plate, la squadra dove è cresciuto, non possa dare a Simeone una carica ulteriore per confermarsi sotto porta".

L'edizione odierna di La Stampa, invece, si apre con l'intervista all'ex attaccante granata Maxi Lopez. L'ex centravanti argentino, che ha vestito la maglia granata per due stagioni, ha affermato di seguire sempre la squadra di Baroni. Inoltre, Maxi Lopez si è soffermato sull'inizio di stagione del Giovanni Simeone: "Il Toro lo seguo sempre. Gli ultimi risultati sono incoraggianti e il successo sul Napoli ha sicuramente generato entusiasmo, il Torino ne deve approfittare - le parole di Maxi Lopez -. Fare bene le prossime sfide sarà importante anche in chiave derby, è meglio arrivarci in fiducia a quella partita, sappiamo tutti quanto vale. Europa? Un club così importante dovrebbe sempre lottare per arrivarci, purtroppo sono tanti anni che manca». «Ho visto la sua evoluzione nel corso degli anni, aveva solo bisogno di un po’ di spazio. Adesso la rabbia di non aver giocato a Napoli l’ha trasferita al Toro. Farà tanti gol, ha il dna del combattente e una personalità che si sposa perfettamente con i granata, ha grinta e non molla mai". 

Inoltre, l'edizione odierna di Tuttosport dedica un focus sul digiuno di gol da calci di punizione diretta che per il Torino mancano da 8 anni. Kristjan Asllani, essendo uno specialista da calcio piazzato potrebbe invertire il trend negativo: "Sembra incredibile, ma è così. Una punizione, per il Torino. Una punizione a forma di labirinto, che dura addirittura da 8 anni. Perché sono per l’appunto 8 anni che il Torino non segna da calcio piazzato, con un tiro indirizzato (una buona volta) in porta. E l’ultima volta capitò proprio contro il Genoa, avversario di domani. Era il 21 maggio del 2017. Oltre a Biraghi, con il suo sinistro educato, anche Asllani ha buona proprietà nel calciare da fermo. E così pure Ngonge. Questi tre giocatori di Baroni si fermano spesso più di altri al Filadelfia a tirare le punizioni, così come Gineitis, per esempio". Il quotidiano si sofferma anche sul ritorno in gruppo di due pedine per Baroni: Pedersen e Aboukhlal. Ieri tutti e due i giocatori si sono allenati normalmente con i compagni per la prima volta nel corso della settimana. Mentre ci sono brutte notizie per quanto riguarda la situazione Israel: "Il trauma all’emicostato destro (frutto di una brutta botta presa nella partita contro il Napoli) non gli ha permesso in questa settimana di svolgere la solita preparazione in vista del match di domani, motivo per cui l’estremo difensore resta a forte rischio per la partita. Al suo posto, se anche nella giornata di oggi non dovessero arrivare notizie confortanti, è pronto Paleari".

Infine, l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport dedica un approfondimento su Nikola Vlasic. Il croato, da capitano vero, ha accettato la sfida da mezzala e domani sarà la leva per aprire il muro del Genoa. Sette giorni fa, contro il Napoli, Nikola Vlasic ha giocato una delle sue più belle partite da quando è al Toro. A confermarlo ci pensano i numeri: il croato ha avuto l’85% di passaggi positivi in zona offensiva (21 su 25), ha prodotto una grande occasione da rete per Adams nel secondo tempo e, nella prima parte della gara, ha colpito un palo su uno spunto personale: "Ci ha messo un cuore grande così. La fascia da capitano in campo, da sola, non può fare tutto. Nikola Vlasic è uno abituato a prendere le cose, sempre, terribilmente sul serio. Oggi che le primavere sono ventotto, ha una voglia incredibile di lasciare una firma sulla sua quarta stagione torinista. Ci sta mettendo dentro tutto: lo spirito, i comportamenti, le abitudini, e poi una disponibilità totale ad interpretare tutto ciò che è necessario. Soprattutto, quello che gli chiede Marco Baroni".