Nel pareggio a reti bianche a Bologna Cesare Casadei ha offerto una prestazione che merita di essere isolata e analizzata con attenzione. Per gli spettatori non è stata una delle gare più spettacolari o ricche di emozioni, ma dentro lo 0-0 del Dall’Ara c'è stato un protagonista assoluto per presenza, continuità e impatto fisico: il centrocampista del Torino.

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Casadei gigante a Bologna: dominio totale, manca solo la zampata negli ultimi metri
Numeri da migliore in campo a Bologna per il centrocampista del Toro
—Casadei ha interpretato la partita con un livello di intensità superiore alla media. È stato il giocatore che più ha spostato gli equilibri nei duelli, vincendone 12 su 18: nessuno ha fatto meglio e soprattutto nessuno si è avvicinato ai suoi numeri. Nel gioco aereo non ha sbagliato nulla (5 su 5), segno di un dominio strutturale che ha dato respiro alla squadra nelle fasi di uscita e ha tolto riferimenti agli avversari. La sua partecipazione offensiva è stata altrettanto evidente: tre tiri tentati (miglior numero nel match, insieme a Lykogiannis) e cinque tocchi in area avversaria, dato che lo pone al primo posto alla pari con Cambiaghi. Casadei non è rimasto ancorato alla metà campo, ma ha accompagnato sistematicamente l’azione, inserendosi con continuità e costringendo il Bologna a seguirlo per non concedere corridoi puliti. Il quadro statistico, fornito dai dati raccolti da SofaScore, è completato da 2 dribbling su 2, 21 passaggi riusciti su 29, 3 salvataggi e 5 contrasti vinti: una partita solida e completa, nella quale ha saputo unire contenuto atletico e presenza nelle due fasi. È esattamente il tipo di contributo che un centrocampista moderno deve offrire in un match complesso e fisico come quello visto ieri.
Casadei, cosa manca per diventare grande?
—C’è però un aspetto chiaro da sottolineare: Casadei deve diventare più efficace negli ultimi 25 metri. Ci arriva, ci arriva spesso, e questo è già un valore. Ma deve trasformare la quantità in qualità. Serve più lucidità nella scelta, più freddezza nel concludere o rifinire. È una questione di dettagli, ma è proprio su quei dettagli che si misura il salto da centrocampista di grande impatto a giocatore che cambia le partite.
Il Torino ad oggi può essere soddisfatto: in Casadei ha un elemento che porta peso specifico, intensità e verticalità. Ora il passo che gli si richiede è chiaro: rendere la sua presenza offensiva decisiva, non solo evidente. Quando il giocatore riuscirà a trasformare gli inserimenti in gol o assist, non sarà più semplicemente tra i migliori in campo in partite come questa. Sarà determinante.
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