Piano piano, i risultati, la fama, la gloria del Torino stanno scendendo. E il declino non è neanche poi così poco evidente. Il Torino ormai da anni galleggia in posizioni di metà classifica, con la speranza di fare un salto di qualità e andare in Europa ma, fin qui, con poco successo. Non è sempre stato così, anche se - a dire il vero - il Torino è in declino da molto più tempo di quanto si possa pensare. La classifica perpetua della Serie A, che unisce tutti i punti realizzati nella storia del massimo campionato italiano da ogni singolo club, mostra una piccola parte della realtà, all'interno della quale si trovano attimi di un Torino glorioso e momenti di un club in decadenza. Unirli tutti è complicato, ma si può tentare di dividere la storia in diverse fasi. Prima, però, per rimanere ancorati al presente, occorre anche chiedersi: ma su questo risultato nella classifica all-time, quanto incidono gli ultimi anni?

Il tema
La classifica perpetua del Torino: ecco il confronto con l’era Cairo
Torino ottavo all-time, ma negli ultimi anni? Quali sono i risultati di Cairo?
—![]() Classifica perpetua di Serie A (2005/2006 - ora) |
L'abbiamo analizzato negli scorsi giorni, nella classifica perpetua di Serie A che considera le stagioni a partire da quella del biennio 1929/1930, arrivando fino ad oggi, il Torino si presenta ottavo: 3077 punti, 981 vittorie, 891 pareggi e 852 sconfitte. Dietro questo dato, però, influiscono in positivo i primi anni e in negativo gli ultimi. Il trend è decisamente discendente, e i dati riscontrati negli ultimi vent'anni lo dimostrano. La classifica perpetua della Serie A selezionata per le stagioni in cui come presidente del Torino c'è stato Urbano Cairo (quindi dal biennio 2005/2006 ad oggi) evidenzia un cambiamento in negativo rispetto a quella all-time. Il club granata non è più ottavo, ma undicesimo, superato da Sampdoria, Udinese e Atalanta che, invece, in quella completa sono ancora indietro. Vero è che il club blucerchiato sarà verosimilmente superato in questa stagione, ma le altre statistiche restano comunque invariate: le vittorie (in numero pari a 188) sono meno dei pareggi (207) che a loro volta sono meno delle sconfitte (224). Se all-time la percentuale di vittorie sulle partite giocate è pari al 36%, nell'ultimo ventennio questa stessa percentuale scende addirittura di oltre 5 punti percentuale, arrivando al 30,37%. Questi dati rendono evidente come, nella classifica perpetua che considera tutte le stagioni, l'influenza negativa delle ultime venti è molta. E questo risulta chiaro se andiamo a dividere la storia del Torino in tre fasi...
Il lento declino del Torino: quinto, nono e poi...
—![]() Classifica perpetua di Serie A (2004/2005 - ora) |
Nella prima tabella si può vedere il Torino dei primi anni: dalla stagione 1929/1930 e fino a quella dello Scudetto (1975/1976), il club granata ha fatto scintille, collezionando 2131 punti e qualificandosi come la quinta forza della Serie A, dietro a Juventus, Inter, Milan e Bologna, ben davanti alla Fiorentina, al Napoli e alle romane. Dall'annata che ha succeduto il settimo Scudetto, poi, e arrivando fino ai primi anni del nuovo millennio, per il Torino c'è stato un neanche troppo lieve peggioramento: a differenza della prima fase, i pareggi hanno superato in numero le vittorie, mentre le sconfitte sono comunque rimaste il risultato con la frequenza inferiore. La posizione, nella classifica perpetua, però, è scesa: dal quinto posto il Torino è passato al nono, andando davanti al Bologna ma dietro alla Fiorentina, al Napoli, alle romane e anche alla Sampdoria. Da ultima, come abbiamo analizzato sopra, la fase di Cairo come presidente: negli ultimi vent'anni il Toro è sceso di altre due posizioni, arrivando all'undicesimo posto e facendosi superare anche da Atalanta e Udinese. Ora sono le vittorie ad avere la frequenza minore, superate dai pareggi e ancora di più dalle sconfitte. Sicuramente come statistica è incompleta: non si tiene conto di quanto sia cambiato il calcio in tutti questi anni e di un'altra infinità di aspetti. Se non altro, però, l'analisi di queste tre fasi permette di inquadrare il trend del Torino. Un trend discendente, che ha fatto passare il glorioso club granata dall'essere la quinta forza del massimo campionato ad essere l'undicesima. Non si può che prenderne atto e fare di tutto per invertire questo trend.
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