Paolino Pulici è tornato a mettere piede al Filadelfia dopo una lunghissima e rumorosa assenza. Una visita importantissima, quella di una vera e propria leggenda del Toro. Una presenza che non va ricondotta al solo aspetto simbolico: la presenza di un'icona come Pulici, che conosce benissimo lo spirito granata, è una delle migliori soluzioni per tramandare i valori del club alla squadra.


IL TEMA
Pulici torna al Fila: pace fatta dopo le critiche a Cairo e i mancati auguri social
Le polemiche per i mancati auguri sui social
—La visita di uno dei grandissimi protagonisti dell'ultimo scudetto segna anche un riavvicinamento con l'attuale società. Il 27 aprile Pulici ha compiuto 75 anni eppure, nonostante sia uno dei giocatori più importanti della storia granata, non è stato celebrato sui social dal Toro ma solo sul sito della società. Nessun post di auguri, qualcosa di strano visto che i profili social del Torino sono soliti ricordarsi puntualmente di compleanni di personaggi anche di rilievo inferiore.
La visita dopo le critiche a Cairo
—La visita al Filadelfia, all'indomani del 4 maggio, sembra la chiusura di un cerchio. In tanti avevano associato la dimenticanza della società alle tante critiche che Pulici aveva indirizzato al presidente Cairo. In recenti interviste, lo storico numero undici aveva espresso un giudizio molto negativo nei confronti dell'attuale gestione societaria. Pulici, dopo aver pranzato al ristorante “Fragole e Barbera” in via Filadelfia, insieme ad alcuni tifosi ha chiesto di poter visitare il campo che è stato ed è casa sua, e naturalmente è stato accolto con piacere ed emozione. Da parte del Toro è arrivato un gesto distensivo nei confronti di una delle sue leggende più importanti, quasi a segnare una pacificazione tra le parti, se mai ce ne fosse bisogno.
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