Paolo Vanoli ha lasciato da poco la panchina granata dopo un solo anno di contratto. Il tecnico ex Venezia, nonostante le complicazioni del finale e il poco tempo trascorso come allenatore del Toro ha lasciato una sua eredità, nella quale c'è anche la crescita di Gvidas Gineitis. Il lituano è stato un giocatore molto valorizzato da Vanoli, ha giocato in più ruoli e ha trovato dei gol pesanti subentrando dalla panchina, cosa che a Torino non si vede spesso. In un contesto fatto di alti e bassi, la sua personalità e la sua crescita sono sembrate un tesoro da custodire. E ora, con l’arrivo di Marco Baroni, Gineitis può diventare molto più di un jolly: può essere un punto fermo da cui ripartire.


IL TEMA
Torino, con Baroni Gineitis può consacrarsi: il ruolo del lituano nel 4-2-3-1
Dove può giocare nel 4-2-3-1 di Baroni
—Il nuovo tecnico granata, Marco Baroni, adotterà lo stesso schema di gioco del tecnico uscente: il 4-2-3-1. Proprio con questo modulo Gvidas Gineitis ha dato il meglio di sé, svariando tra la posizione di mediano e quella di trequartista nella linea a 3 dietro la punta. Il lituano come caratteristiche è molto completo: possiede un buon mancino, corsa, sacrificio, ma anche un'ottima visione e lettura di gioco. E Baroni ama quei centrocampisti, come lo erano Rovella e Guendouzi alla Lazio, capaci di correre e anche di ragionare e Gineitis può combinare entrambe le qualità con intelligenza. Il numero 66 granata può dunque rappresentare uno dei punti di partenza di un Torino del futuro, che ha bisogno di identità e continuità e può trovarla anche grazie ai suoi giovani, che spesso durante la stagione sono stati gli ultimi a mollare. In attesa di scoprire come sarà il Toro di Baroni, Gineitis continua a crescere anche con la maglia della Lituania. Domani alle ore 18:00 è impegnato con la nazionale maggiore per gli impegni internazionali: un’altra occasione per misurarsi con realtà diverse e per accumulare esperienza. E da lì, magari, tornare a Torino con ancora più consapevolezza.
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