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Torino, Pasquale Bruno diventa il simbolo della protesta contro Cairo

Torino, Pasquale Bruno diventa il simbolo della protesta contro Cairo - immagine 1
Durante la marcia del 4 maggio si è espresso in modo diretto e senza mezzi termini, il popolo granata vede a lui come simbolo della protesta
Redazione Toro News

In prima fila, dietro allo striscione "Il Toro siamo noi". Addosso una maglietta granata e pensare che da bambino sognava quella bianconera poi: "Ho conosciuto la città e ho capito, così ho chiesto a Boniperti la cessione". Pasquale Bruno da anni è in prima fila nelle critiche alla presidenza Cairo, ma nella marcia del 4 maggio si è quasi preso il posto di simbolo della manifestazione. Lo ha fatto con il suo essere un ossimoro: duro nei toni nei confronti del presidente granata, ma dolce con tutti i tifosi. Sì, perché tra le frasi dette nei confronti della presidenza, ci sono state tante richieste di foto da parte dei presenti. Mai un no, sempre disponibile. Sintomo dell'amore per il Toro, per i suoi tifosi.

Torino, Bruno e le parole nei confronti di Cairo

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"Cairo non è proprietario di niente, siamo noi l’anima del Toro". Siamo a Sassi, ai piedi di Superga. Pasquale non usa mezzi termini. Forse la frase più forte, più diretta verso la proprietà del club. L'ultima di una serie di parole che hanno portato la gente presente e quella da casa a eleggerlo a volto della manifestazione e della contestazione. Lo spaccato che racconta tutto ciò possono anche essere i social media. Certo, qualcuno magari non è d'accordo, ma la stragrande maggioranza lo osanna, riporta le sue parole o fa capire di sentir rappresentati i suoi pensieri. Poi c'è l'altra frase, quella detta durante il corteo: "Rinasceremo anche noi e il segnale sono i tanti bambini presenti, intere famiglia, questa piazza è la radice della speranza. Non è un marcia solo degli ultras, ma c’è tutto il mondo granata e Cairo questo lo deve capire". Lui è un tifoso come tutti gli altri, ma la sua voce ha chiaramente una cassa di risonanza maggiore.

Durante la giornata scherza, dice che potrebbe candidarsi a Sindaco di Torino. Molti tifosi, invece, lo vorrebbero in società. La certezza è che la protesta contro Cairo, riaccesasi nell'ultima estate, ha ora un volto. Il capo popolo è Pasquale Bruno. Da tempo contesta senza mezzi termini la gestione di Cairo, quella del 4 maggio è stata l'occasione per ribadirlo e per poterlo fare in mezzo a quei tifosi che lo osannano e lo ammirano proprio per il suo amore nei confronti della maglia granata.