Cosa dicono i numeri
—In confronto a Pedersen, Lazaro e Nkounkou, Biraghi conta percentuali m0lto basse. Ad esempio i soli 0.14 xA ogni 90' (expected assist) o il 40% di passaggi completati (inclusi calci da fermo e cross), dati che lo vedono dietro ai compagni di reparto, così come i dribbling: solo uno riuscito sui due tentati in questa stagione. Nonostante questo quadro, a Torino nessuno considera chiuso il capitolo Biraghi. Baroni lo stima, ne apprezza la leadership silenziosa e sa che può offrire esperienza quando la squadra ne avrà più bisogno. Il piano è chiaro: recuperarlo, dargli il tempo di entrare a pieno nella struttura e di ritrovare il mancino che lo ha reso uno dei terzini più riconoscibili della Serie A. Per ora, però, i numeri parlano: Biraghi non sta ancora rendendo come previsto, e le gerarchie sulla sinistra sono cambiate.
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