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Toro in numeri, Biraghi in affanno: perde terreno nelle gerarchie, tanta panchina

Toro in numeri, Biraghi in affanno: perde terreno nelle gerarchie, tanta panchina - immagine 1
Il suo mancino delicato che lo ha reso noto nel nostro in Serie A a Torino sembra ancora non essersi presentato
Alberto Girardi

Arrivato per portare esperienza e qualità sulle corsie, Cristiano Biraghi non ha ancora lasciato l’impronta che ci si aspettava. Il suo piede mancino, marchio di fabbrica nelle stagioni a Firenze, a Torino non ha ancora mai lasciato il segno. Nei numeri della sua prima parte di avventura granata emerge un dato chiaro: Baroni oggi gli preferisce sia Lazaro sia Nkounkou, e il campo ha spiegato il perché.

Biraghi ha fin qui collezionato 459' in 8 presenze. Nelle ultime settimane il tecnico ha scelto con continuità Lazaro a sinistra e la sensazione è che anche Nkounkou, quando tornerà al 100% della forma fisica, partirà avanti all'ex Fiorentina nelle rotazioni. Biraghi, dunque, sta faticando a imporsi: la sensazione è che non sia ancora dentro il progetto, almeno non come pedina primaria, e che Baroni stia lavorando per recuperarlo.


Cosa dicono i numeri

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In confronto a Pedersen, Lazaro e Nkounkou, Biraghi conta percentuali m0lto basse. Ad esempio i soli 0.14 xA ogni 90' (expected assist) o il 40% di passaggi completati (inclusi calci da fermo e cross), dati che lo vedono dietro ai compagni di reparto, così come i dribbling: solo uno riuscito sui due tentati in questa stagione. Nonostante questo quadro, a Torino nessuno considera chiuso il capitolo Biraghi. Baroni lo stima, ne apprezza la leadership silenziosa e sa che può offrire esperienza quando la squadra ne avrà più bisogno. Il piano è chiaro: recuperarlo, dargli il tempo di entrare a pieno nella struttura e di ritrovare il mancino che lo ha reso uno dei terzini più riconoscibili della Serie A. Per ora, però, i numeri parlano: Biraghi non sta ancora rendendo come previsto, e le gerarchie sulla sinistra sono cambiate.