È un Toro senza... corna. Trentunesima giornata della Serie A stagione 2016/2017, stadio Sant'Elia di Cagliari: il Torino espugna il capoluogo sardo con uno spettacolare 2-3 in trasferta. È proprio in quell'occasione che Andrea Belotti realizza il suo ultimo gol di testa in maglia granata. Da quel momento in poi il Gallo non ha più trovato la rete per via aerea, non riuscendo a sfoggiare quella che per l'intera stagione 2017/2018 era stata di fatto sua migliore specialità. Un'astinenza che dura ancora oggi e che conferma il cattivo feeling del capitano granata con il colpo di testa anche in queste prime 8 giornate di campionato.
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Belotti non “incorna” più: senza cross il Toro perde i gol di testa
Focus On / Belotti non segna di testa da oltre un anno: i problemi sorgono... sulle fasce
LE CAUSE - Sicuramente la causa principale da attribuire a questo inizio di stagione povero di gol aerei è lo sfortunato infortunio di Cristian Ansaldi, uno dei migliori 'crossatori' della formazione piemontese, che avrebbe probabilmente messo più volte in condizione l'attaccante bergamasco di incornare a rete. Se solo non fosse stato costretto ai box per gran parte di questo avvio di stagione. D'altro canto anche i suoi sostituti non si sono dimostrati all'altezza: Aina ha messo in evidenza una maggiore propensione per gli assist bassi e forse il solo Parigini (in particolare nell'ultimo match contro il Frosinone) ha dimostrato di poter sopperire a queste mancanze in fase di cross. Ma quella di Belotti è un'astinenza che dura dallo scorso anno quando, dopo l'infortunio al ginocchio e le continue ricadute che ne hanno condizionato l'intera annata, il numero nove ha concluso il campionato con un discreto, ma per lui magro, bottino di 10 reti. Ma di gol di testa, come detto in precedenza, neanche l'ombra.
GIOCO AEREO - Con lo sciopero del Gallo però, miglior interprete di questa arte, l'intero gioco aereo offensivo del Torino ne ha risentito. In queste prime 8 giornate infatti, i granata sono andati a segno di testa soltanto una volta su 9 marcature complessive. La rete quella messa a segno da Nicolas Nkoulou, il 2 settembre scorso, da calcio d'angolo contro la Spal. Lo stesso canovaccio visto la stagione scorsa, quando l'incornata vincente di De Silvestri a Crotone (1-1, il 15 ottobre 2017) fu l'unica dei 14 gol segnati nelle prime 8 giornate dagli uomini dell'allora tecnico Mihajlovic. Eppure nella stagione stagione dei record, quella da 26 gol totali del Gallo, le reti del Torino su gioco aereo furono ben 3 nelle prime 6 partite. E tutte e firmate dall'ex attaccante del Palermo. Considerando che in 2 occasioni su 6 i granata rimasero a secco di reti, si parla dunque di 3 centri in 4 partite. Numeri impressionanti, che a fine stagione incoronarono il Torino, insieme alla Lazio, come squadra ad aver fatto più centri di testa nell'intera Serie A. Ben 10 centri aerei firmati dal solo Belotti, lo stesso numero di gol totali realizzati dal Gallo la scorsa stagione. Scelta o necessità? Di sicuro qualcosa nell'attacco del Torino è cambiato.
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