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Brescia-Torino, parola ai club: “Finalmente una squadra determinata”

Toro-Ask-Club / Quattro domande a settimana sul match del week end precedente, dall'altra parte del microfono tre presidenti di tre Toro Club in giro per l'Italia

Nicolò Muggianu

Quattro domande, tre pareri e un dibattito con in oggetto l’ultimo match di campionato. Nasce “Toro-Ask-Club”: il format pensato da Toro News per dare voce ai Club granata sulla prima e più importante testata giornalistica online dedicata al Torino FC. Ogni settimana il parere di tre diversi presidenti di tre Toro Club sparsi in giro per l’Italia. Stavolta abbiamo scelto Antonello Druetta (presidente Toro Club "Il Po Granata"), Giorgio Santo (presidente Toro Club Magia Granata Paolo Pulici) e Beppe Anselmi (presidente Toro Club Picciotti Granata Sicilia). Passione, competenza e senso critico: sono questi i tre ingredienti con cui apprestiamo a commentare Brescia-Torino e non solo.

Il Torino rialza la testa a Brescia. Il 0-4 di Brescia è sufficiente secondo lei per chiudere definitivamente la crisi?

Druetta - "Le vittorie fanno sempre bene, ma devo dire che l’avversario era anche modesto e gli episodi ci hanno senz'altro aiutato".

Santo - "Secondo me l'attuale crisi è dovuta ad una preparazione fatta in funzione dell'Europa League. Non so se questo problema si sta superando o se ci vorrà ancora del tempo perché tornino tutti fisicamente a posto".

Anselmi - "Non penso sia il momento di pensare ad una uscita dalla crisi solo per il fatto di aver vinto a Brescia. La prossima partita, il Toro, affronterà un ostacolo che lotta per lo scudetto contro la Juve, e cioè l'Inter. Per parlare di uscita da una fase difficile aspettiamo il verdetto di sabato 23 novembre".

Tra le note positive del match c’è senza dubbio la prova di Berenguer, autore di una doppietta. Secondo lei merita più spazio? 

Druetta - "Le scelte del mister sono sicuramente fatte in base al lavoro svolto in settimana, è importante comunque la mentalità vincente dei giocatori insieme alle loro prestazioni".

Santo - "Sicuramente Berenguer è un giocatore tecnicamente valido. Il suo unico problema è che forse è troppo gracile fisicamente però, visto il Verdi di questo inizio campionato, sicuramente merita più spazio".

Anselmi - "Berenguer ha avuto molte occasioni per mettersi in mostra. Forse il semplice fatto di essere messo da parte per qualche partita gli ha fatto bene per il morale. Se ha capito, anche se in ritardo, che si trova al Torino e la maglia si deve sudare e negli ultimi 20 minuti di partita contro il Brescia l'ha dimostrato, allora per me può avere più spazio tra i titolari, a maggior ragione per la continua mancanza di Iago Falque".

Mazzarri a fine gara ha detto che la pausa arriva nel momento meno adatto: è d’accordo con lui?

Druetta - "In un certo senso sì: in questo momento la continuità negli allenamenti e nelle partite sicuramente farebbe stare tutti più concentrati".

Santo - "Probabilmente Mazzarri è preoccupato dal fatto che parecchi giocatori sono impegnati nelle varie Nazionali e quindi gli allenamenti con la rosa al completo si riducono a pochi giorni, però io penso che dei professionisti seri possano superare questo ostacolo".

Anselmi - "Effettivamente già dalla gara nel derby si è visto un Toro più determinato. Non penso che sia la sosta a determinare il buon gioco di questa squadra. Anzi potrebbe essere il momento giusto per trovare alternative e nuovo carattere al Toro che piacerebbe a noi tifosi".

Crede ancora nella qualificazione all’Europa League o pensa che il Torino quest’anno sia destinato a un campionato da metà classifica?

Druetta - "Le ambizioni non devono mai mancare, per il presidente, la società e tutti noi tifosi".

Santo - "Dire adesso quale sarà il piazzamento finale mi riesce difficile. La squadra sicuramente è stata migliorata, anche se di poco secondo me. Tutto dipenderà dalla prossime 3 o 4 partite".

Anselmi - "Attualmente il mio pensiero è di togliermi dal pantano della retrocessione, il prima possibile. Le ultime qualificazioni all'Europa League ci hanno fatto notare che si può parlare di tutto ciò nelle ultime giornate di campionato. Direi di puntare anche alla Coppa Italia, e con qualche buon innesto con il mercato di riparazione a gennaio, specialmente per il centrocampo, allora si potrebbe parlare di Europa League. Attualmente mi prude questa posizione di classifica che il Toro non merita".