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- Redazione TORO NEWS
Cosa ci permette di capire la partita contro il Napoli? Il primo e più importante aspetto riguarda Marco Baroni: sembra aver trovato una quadra, probabilmente molto lontana rispetto a quella che aveva in mente a inizio stagione ma l'importante è averla trovata. Il 3-5-2 proposto contro il Napoli ha dato continuità a quel 3-5-2 visto nelle settimane precedenti alla seconda sosta per le Nazionali. E il 3-5-2 del Torino ha alcune caratteristiche che lo identificano. Tameze braccetto, Vlasic mezzala e doppia punta (Simeone e Adams). Tre aspetti da non sottovalutare. La soluzione di Tameze braccetto non è inventata da Baroni, bensì da Juric ed è stata ripresa nelle ultime settimane dall'ex allenatore della Lazio. Anche Vlasic mezzala non è una novità: lo si era già visto nelle posizione da collante tra i reparti nella prima parte della scorsa stagione con Vanoli e ancor prima con Juric.
Baroni ha saputo ripartire da quelle che erano state alcune costanti del Torino del recente passato, le ha riprese, le ha riadattate alla sua filosofie e le ha riproposte con buon successo. Il Torino aveva bisogno di trovare equilibrio perché le prime giornate avevano evidenziato tanta fragilità difensiva. Del resto i granata si sono presentati alla sfida contro i Campioni d'Italia del Napoli con la peggior difesa del campionato, eppure hanno concluso la gara con la porta inviolata. I numeri dicono che il Torino non concludeva una partita casalinga di Serie A senza gol subiti dal 23 aprile scorso (2 a 0 contro l'Udinese). Quella stessa gara fu l'ultima del Torino con un primo tempo finito in vantaggio.
Passando ai singoli, Baroni ha fatto un bel lavoro sui singoli che compongono la difesa. Coco è stato riportato ai fasti dell'inizio della sua esperienza in granata. Maripan è apparso completamente ristabilito e Tameze, come detto, si è dimostrato più che un'alternativa come braccetto di destra (in attesa di ritrovare Ismajli al 100%). La sosta per le Nazionali ha quindi permesso al Torino di consolidare alcuni aspetti e probabilmente ha permesso a Baroni di definire quella che può essere la via per il futuro. Battere Roma e Napoli, sfiorare il successo con la Lazio non è da poco. Ora servirà dare continuità considerato che in questi primi mesi stagionali ci sono stati passaggi a vuoto particolarmente singificativi (vedi Inter, Atalanta e Parma).
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