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Empoli-Torino 1-1: lo sgarbo, l’errore, il deserto. Cronaca di un rigore sbagliato

EMPOLI, ITALY - FEBRUARY 05: Iago Silva Falque of FC Torino misses a penalty during the Serie A match between Empoli FC and FC Torino at Stadio Carlo Castellani on February 5, 2017 in Empoli, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Day after / Non c'è solo la parata di Skorupski dietro ai due punti persi dai granata, ma una serie di segnali negativi

Nikhil Jha

"Minuto 11 di Empoli-Torino, un istante che può cambiare il match: sull'1-1, Ljajic si infila in area e viene fermato da uno sgambetto di Bellusci, Di Bello sentenzia il rigore. In campo c'è parecchia confusione, ma si distingue nettamente il nervosismo malcelato di Andrea Belotti, autore del momentaneo vantaggio granata. Sul pallone, infatti, c'è Iago Falque, che ha strappato la sfera dalle mani del Gallo per caricarsi la responsabilità della battuta. Quel rigore - calciato male - non entrerà, ma le colpe granata non si esauriscono qui.

"Sulla battuta dello spagnolo, infatti, al limite dell'area di rigore ci sono 6 uomini dell'Empoli e un solo granata, Baselli. La palla respinta da Skorupski resta al limite dell'area, ma Falque - gelato dall'errore - non ha la prontezza di avventarcisi e viene anticipato. Ciò che davvero sorprende è che sul quel pallone vagante non ci fosse nessun giocatore del Torino, non solo, nessun granata ha nemmeno provato ad avvicinarsi: un atteggiamento passivo francamente incomprensibile da parte di chi afferma di avere l'obiettivo di tornare alla vittoria, salvo poi naufragare in una piscina (come il Castellani di ieri, allagato dalla pioggia) di incertezze ed egoismi.

"La sensazione, infatti, è che la stagione che si sta lentamente spegnendo - e siamo solo ad inizio febbraio - viziata da un inizio sopra le righe stia lentamente logorando il gruppo granata, fino a qualche mese fa solido e compatto, ma che oggi si scopre vulnerabile, tra liti evitabili e una mancanza di visione collettiva. Ancora prima del risultato, quello che Mihajlovic dovrà ricostruire sarà una vera unione d'intenti di tutta la squadra, che superi egoismi (e poco importa se sfumeranno il record di gol o la classifica marcatori) e scarsa applicazione. Quello che poteva essere il penalty della riscossa si è rivelato il peccato capitale che ha messo a nudo tutto ciò che oggi al Toro non gira come dovrebbe. Con la speranza che l'evidenza di un problema ne causi una più rapida soluzione.