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Giampaolo Story – La carriera da allenatore: il mistero di Brescia e il rilancio a Cremona

Andrea Calderoni

La stagione parte con la vittoria in Coppa Italia contro il Teramo e poi l’eliminazione contro il Bologna al terzo turno. Poi, il club dell’allora presidente Gino Corioni inizia in sordina il torneo di Serie B. Tre pareggi di fila. E a questo punto che il mistero prende forma. Prima della trasferta di Terni, per molti già decisiva per Giampaolo, sui giornali locali incomincia a circolare una statistica alquanto particolare: il 14 settembre 2013 sono esattamente mille giorni senza una vittoria in tutti i campionati per mister Giampaolo (bisogna risalire, infatti, esattamente al 19 dicembre 2010). Giampaolo alla statistica risponde dapprima in conferenza stampa (“Certe provocazioni e certe insinuazioni vogliono solo destabilizzare l’allenatore. È oggettivo parlare di mille giorni senza vittorie, quando la maggior parte di quei giorni li ho trascorsi a spasso con mia moglie o al mare?”) e poi andando a vincere al “Liberati” di Terni 1-2. La giornata successiva, tuttavia, le Rondinelle capitolano per la prima volta in campionato: il Crotone passa 1 a 2 e gli ultras lombardi chiedono un confronto faccia a faccia con lo stesso Giampaolo e il capitano Zambelli. Il confronto avviene, Corioni rassicura Giampaolo ma nello stesso tempo gli tira le orecchie “preferisco concentrarmi sulle sciocchezze che ha commesso oggi. Quali? Io una mia idea ce l’ho. Abbiamo delle punte di valore, ma in settimana le ammazziamo in allenamento”. Giampaolo rassegna le dimissioni, ma Corioni temporeggia. L’indomani mattina, però, il giallo è conclamato: il tecnico non si presenta all’allenamento in programma per preparare la sfida contro il Carpi di metà settimana.

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