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Giampaolo Story – La carriera da allenatore: il mistero di Brescia e il rilancio a Cremona

Andrea Calderoni

Da quel momento Corioni riuscirà soltanto a parlare con la segreteria del telefono di Giampaolo. Dell’allenatore nessuna notizia, anche se si saprà in seguito che alcuni messaggi con Zambelli e pochi altri giocatori gli scambiò. La notizia di Giampaolo rimbalza nelle 48 ore successive sui principali quotidiani e notiziari nazionali e anche Chi l’ha visto prende informazioni per costruire un servizio. È lo stesso Brescia che blocca la redazione del programma Rai, perché viene tranquillizzata dal fratello di Marco, Federico, che nel frattempo è riuscito a mettersi in contatto. Il Brescia va a Carpi con lo staff di Giampaolo in panchina e soltanto cinque giorni dopo la scomparsa Giampaolo torna a parlare in pubblico, confermando le sue dimissioni e aggiungendo: “C’è un concetto che per me non ammette deroghe: la dignità. Viene prima di tutto. Andare a colloquio per rendere conto ai tifosi è stato umiliante, inaccettabile, e la società avrebbe dovuto tutelarmi. Mi sono dimesso la domenica e sono restato a casa a Brescia, ma il mio silenzio è stato manipolato dalla società per creare una sceneggiata”.

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