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Giuseppe Culicchia: “Contento di Miha, ma il prossimo anno attendiamo l’Europa”

Intervista - Esclusiva TN / L'esimio collega: "Siamo partiti troppo forte, poi i conti con la realtà... Il tecnico è da Toro, la rosa però va rinforzata"

Federico Bosio

"Il campionato è ormai alle spalle ed è tempo di giudizi ed opinioni definitive, mentre le società pensano ad imbastire e chiudere i primi colpi di mercato in vista della prossima stagione. Abbiamo approfittato di questo periodo per parlare di Toro con un celebre collega e tifoso granata: Giuseppe Culicchia. In sua compagnia abbiamo affrontato parecchie tematiche legate al Torino: da Mihajlovic alla rosa ed al calciomercato in relazione ad essa, ma non soltanto...

"Giuseppe Culicchia, i granata hanno chiuso in nona posizione al termine di una continua altalena: qual è il bilancio di questa stagione?

""È una stagione nella quale siamo partiti forse troppo bene, e quando poi abbiamo dovuto fare i conti con la realtà non è stato facile. Però direi che complessivamente la base della squadra c'è, adesso bisogna migliorare sotto diversi punti di vista, anche attraverso i necessari innesti estivi".

"Può quindi essere definito come un campionato deludente in base alle aspettative, o un'annata di questo tipo ci può stare?

""Diciamo che la scorsa estate non si parlava di Europa al primo anno, quanto invece di un piazzamento nella parte sinistra della classifica e magari nelle prime otto. Poi appunto all'inizio è andata meglio del previsto e quindi è normale che ci siano dei rimpianti: insomma potevamo esserci noi al posto dell'Atalanta per come avevamo cominciato. Però, poi, i problemi si sanno: i primi fra tutti sono una difesa colabrodo e la discontinuità. Poi è anche vero che siamo tutti tecnici... Io ho l'opinione che ciascuno debba fare il suo lavoro. Ad ogni modo noi tifosi per il prossimo anno ci aspettiamo una qualificazione in Europa".

"Veniamo allora al vero tecnico granata: qual è la sua opinione su Mihajlovic dopo un anno di Toro?

""Io penso che sia un allenatore da Toro, ha dato lo spirito giusto e l'identità giusta alla squadra. All'inizio ad esempio era stato molto criticato per il comportamento che teneva nei confronti di Baselli e invece ora vediamo tutti che gioca alla grande. Io sono contento. Oltretutto, è anche una persona capace di riconoscere i suoi errori, ha l'umiltà di chi ha giocato e di chi ha saputo imparare anche dai suoi errori, non è uno che pontifica. Ripeto, ha ridato lo spirito al Torino: il derby pareggiato in modo assurdo è stato giocato a viso aperto con una grandissima combattività anche in 10, in uno stadio che come sappiamo stritola gli avversari. Spero che rimanga e che abbia la possibilità di lavorare per l'Europa con elementi migliori a disposizione".

"Colleghiamoci proprio a questo: alla rosa da rinforzare. Dopo il Sassuolo Miha ha detto che dei giocatori attuali ne rimarranno in 12-13: significa che circa mezza squadra saluterà. Decisione approvata?

""Sì, mi sembra giusto. Sicuramente abbiamo bisogno di quattro o cinque titolari che permettano di alzare davvero il livello, poi è logico e giusto che si lavori anche per il futuro magari investendo sui giovani come alternative. Di sicuro non ha senso che rimangano alcuni giocatori che in questa stagione hanno davvero deluso. Io sinceramente non sono mai stato un entusiasta di Hart, perchè al di là dell'immagine, sul campo mi aspettavo decisamente di più; questo al di là del fatto che non è stato protetto, della difesa abbiamo già parlato ed è naturale che dovrà essere rinforzata perchè, a parte Moretti ed in alcune occasioni Zappacosta e Barreca. A centrocampo è stata trovata una quadra tardi, ma è pur sempre stata trovata: ora l'importante è che rimanga Baselli e che venga affiancato da un giocatore più fisico ma capace di abbinare questa qualità anche ad una buona tecnica, insomma un Acquah più tecnico. Per l'attacco invece tutto dipende ovviamente da Belotti, ma comunque già adesso abbiamo un attacco tra i migliori della Serie A, pur essendo Ljajic e Falque incostanti"

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"Un'ultima domanda: l'inaugurazione del Filadelfia. Che cosa significa per lei questa rinascita?

""Tornare a casa. Significa tornare nella nostra casa e tornare a vivere delle emozioni che avevamo dimenticato e che bisognerà trasmetter ai nuovi".

"Fondamentale anche in ottica giovanile...

""Assolutamente. Non ci dimentichiamo che il nostro settore giovanile è stato smontato da Calleri, ma negli ultimi anni si è ripreso molto bene con risultati che erano ormai sconosciuti da troppo tempo. Certamente anche per i giovani allenarsi al Filadelfia farà la differenza, darà quel qualcosa in più"