A due giorni dal ko contro il Diavolo, il 10 dicembre, verso ora di pranzo, arriva la notizia che non ti aspetti. Una nota del club annuncia l’esonero, con effetto immediato, di Davide Vagnati. Il dt lascia il Toro dopo cinque anni e mezzo in cui non ha mai davvero avuto il consenso della piazza. Tanti gli acquisti sbagliati, le dichiarazioni spesso fuori luogo, fino a questa decisione che arriva anche dopo il flop del mercato estivo.
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Il lavoro di Vagnati ha di fatto costretto Baroni a snaturare la propria idea di calcio, passando dal 4-2-3-1 al 3-5-2, per la mancanza di giocatori adatti. Per non parlare di quelli che non stanno rendendo: eccezion fatta per Simeone e Ismajli, c’è da mettersi le mani nei capelli. La tripla A — Anjorin, Aboukhlal e Asllani — non è stata di certo sinonimo di eccellenza, così come Cyril Ngonge. Errori ai quali il Toro cercherà di porre rimedio già a gennaio, con Gianluca Petrachi tornato in sella dopo l’addio del 2019.
Il direttore leccese, in conferenza stampa di presentazione, ha subito espresso concetti importanti: dal mantenimento del 3-5-2 alla necessità di ricreare un senso di appartenenza. L’obiettivo della presidenza è riattivare il fortunoso meccanismo delle plusvalenze che aveva tanto funzionato in passato. Vedremo se già dal prossimo mese si vedranno i primi frutti del lavoro.
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