Gli ultimi 50 anni, per il Toro, non sono decisamente stati positivi. Questa è la tesi, ora arriviamo alle argomentazioni. Nei giorni scorsi abbiamo approfondito la posizione del Torino nella classifica perpetua di Serie A, evidenziando come, seppur mantenendo il numero di vittorie superiore a quello di pareggi e sconfitte, il club granata risulti ottavo, dietro un grande numero di formazioni e - di questo passo - prossimo anche ad essere raggiunto in maniera abbastanza celere dal Bologna. Vero è, però, che il pensiero comune va agli ultimi anni: la classifica perpetua unisce momenti d'oro e momenti estremamente grigi. Ultimamente, di periodi d'oro non ce ne sono stati tanti. E in effetti, il confronto tra la classifica perpetua di Serie A e quella degli ultimi 50 anni (a partire dalla stagione 1976/1977) mostra esattamente questo.

Il tema
Il Toro era forte… ma negli ultimi 50 anni? Dopo lo Scudetto il declino
Qui sopra vedete a confronto le due classifiche: a sinistra quella degli ultimi 50 anni, a destra quella perpetua. Un primissimo dato salta all'occhio ed è proprio il più negativo: se a destra il Toro si presenta ottavo, a sinistra risulta undicesimo. E la conclusione di questo può solo essere che, nella classifica perpetua, incidono in positivo - e non poco - anni che si possono definire ormai remoti: a partire dai primi del '900 fino ad arrivare all'ultimo Scudetto, nella stagione 1975/1976. E in effetti, da quel momento in poi - come si vede nella classifica a sinistra - il numero di vittorie (416) è più basso rispetto a quello dei pareggi (467) ma anche rispetto a quello delle sconfitte (436). Così, in classifica - oltre alle solite Juventus, Inter, Milan, Roma, Lazio, Napoli e Fiorentina - ad essere sopra al Toro per punti ottenuti - il Toro ne presenta 1715 - ci sono anche Udinese (con 1853), Sampdoria (con 1771) e Atalanta (con 1739 e evidentemente in salita più repentina rispetto alle altre). Di positivo c'è che la distanza con il Bologna si amplia: nella classifica perpetua il distacco è di 79 punti, mentre in quella degli ultimi 50 anni arriva a oltre 250 punti. Una magra consolazione, per un dato che comunque evidenzia un calando di prestazione del Torino in Serie A.
Fin dove può arrivare il passato a pretendere il futuro?
—La tesi è supportata dalle argomentazioni. Ma la conclusione qual è? Il discorso che spesso si fa, anche giustamente, legato al Toro è che un club così glorioso meriterebbe di stare più in alto, di ambire a successi e soddisfazioni diverse. E così la piazza: i tifosi del Torino vogliono di più, sanno di supportare una fede che in passato è stata molto grande e che adesso, invece, fatica ad essere la metà di ciò che è stata. Il passato è certamente glorioso, ma fino a che punto può pretendere che il futuro vada nella stessa direzione? Per parlare di un Torino glorioso dobbiamo andare veramente molto, molto indietro. Nella classifica perpetua, il Toro è ottavo; in quella degli ultimi 50 anni, invece, undicesimo. A partire dalla stagione seguente all'ultimo Scudetto il Toro ha faticato a performare, non mancando retrocessioni in Serie B e stagioni in Serie A con salvezze raggiunte in maniera risicata. Per arrivare a quando la maglia granata faceva sognare i propri tifosi bisogna andare molto indietro: dopo gli anni '70, sono poche le occasioni in cui il Toro ha rispettato la propria storia. E arrivati ad oggi, che possiamo dire? Quando la storia diventa troppo remota per poter pretendere che il presente e il futuro la seguano a ruota? Forse mai, e sarebbe la risposta più romantica. Ma la domanda, resta sempre aperta...
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