Toro News
I migliori video scelti dal nostro canale

tor toro Il Toro era forte… ma negli ultimi 50 anni? Dopo lo Scudetto il declino

Il tema

Il Toro era forte… ma negli ultimi 50 anni? Dopo lo Scudetto il declino

Torino campione d'Italia 1975-1976
La classifica perpetua della Serie A offre altri spunti di riflessione, non sempre molto positivi...
Davide Bonsignore Redattore 

Gli ultimi 50 anni, per il Toro, non sono decisamente stati positivi. Questa è la tesi, ora arriviamo alle argomentazioni. Nei giorni scorsi abbiamo approfondito la posizione del Torino nella classifica perpetua di Serie A, evidenziando come, seppur mantenendo il numero di vittorie superiore a quello di pareggi e sconfitte, il club granata risulti ottavo, dietro un grande numero di formazioni e - di questo passo - prossimo anche ad essere raggiunto in maniera abbastanza celere dal Bologna. Vero è, però, che il pensiero comune va agli ultimi anni: la classifica perpetua unisce momenti d'oro e momenti estremamente grigi. Ultimamente, di periodi d'oro non ce ne sono stati tanti. E in effetti, il confronto tra la classifica perpetua di Serie A e quella degli ultimi 50 anni (a partire dalla stagione 1976/1977) mostra esattamente questo.

Il confronto tra le classifiche: gli ultimi 50 anni fanno scendere il dato

—  

Qui sopra vedete a confronto le due classifiche: a sinistra quella degli ultimi 50 anni, a destra quella perpetua. Un primissimo dato salta all'occhio ed è proprio il più negativo: se a destra il Toro si presenta ottavo, a sinistra risulta undicesimo. E la conclusione di questo può solo essere che, nella classifica perpetua, incidono in positivo - e non poco - anni che si possono definire ormai remoti: a partire dai primi del '900 fino ad arrivare all'ultimo Scudetto, nella stagione 1975/1976. E in effetti, da quel momento in poi - come si vede nella classifica a sinistra - il numero di vittorie (416) è più basso rispetto a quello dei pareggi (467) ma anche rispetto a quello delle sconfitte (436). Così, in classifica - oltre alle solite Juventus, Inter, Milan, Roma, Lazio, Napoli e Fiorentina - ad essere sopra al Toro per punti ottenuti - il Toro ne presenta 1715 -  ci sono anche Udinese (con 1853), Sampdoria (con 1771) e Atalanta (con 1739 e evidentemente in salita più repentina rispetto alle altre). Di positivo c'è che la distanza con il Bologna si amplia: nella classifica perpetua il distacco è di 79 punti, mentre in quella degli ultimi 50 anni arriva a oltre 250 punti. Una magra consolazione, per un dato che comunque evidenzia un calando di prestazione del Torino in Serie A.

Fin dove può arrivare il passato a pretendere il futuro?

—  

La tesi è supportata dalle argomentazioni. Ma la conclusione qual è? Il discorso che spesso si fa, anche giustamente, legato al Toro è che un club così glorioso meriterebbe di stare più in alto, di ambire a successi e soddisfazioni diverse. E così la piazza: i tifosi del Torino vogliono di più, sanno di supportare una fede che in passato è stata molto grande e che adesso, invece, fatica ad essere la metà di ciò che è stata. Il passato è certamente glorioso, ma fino a che punto può pretendere che il futuro vada nella stessa direzione? Per parlare di un Torino glorioso dobbiamo andare veramente molto, molto indietro. Nella classifica perpetua, il Toro è ottavo; in quella degli ultimi 50 anni, invece, undicesimo. A partire dalla stagione seguente all'ultimo Scudetto il Toro ha faticato a performare, non mancando retrocessioni in Serie B e stagioni in Serie A con salvezze raggiunte in maniera risicata. Per arrivare a quando la maglia granata faceva sognare i propri tifosi bisogna andare molto indietro: dopo gli anni '70, sono poche le occasioni in cui il Toro ha rispettato la propria storia. E arrivati ad oggi, che possiamo dire? Quando la storia diventa troppo remota per poter pretendere che il presente e il futuro la seguano a ruota? Forse mai, e sarebbe la risposta più romantica. Ma la domanda, resta sempre aperta...