
La duecentesima partita in Serie A di Ivan Juric ha avuto un solo difetto: non essere stata chiusa prima. Il Torino al "Bentegodi" di Verona contro l'Hellas ha dominato in lungo e in largo. Il tecnico croato ha stravinto la sfida contro l'ex compagno di squadra ai tempi del Genoa Salvatore Bocchetti (supportato in panchina dal mister in prima Marco Zaffaroni). Juric ha preparato bene la gara e i suoi ragazzi l'hanno interpretata egregiamente costringendo l'Hellas a scodellare tanti palloni dalle retrovie in avanti con la speranza di pescare Djuric. Il terminale offensivo scaligero ha vinto ben pochi contrasti aerei contro la difesa a tre del Torino. Buongiorno ha giganteggiato e ha offerto una delle sue migliori prestazioni stagionali. Proprio la posizione di Buongiorno è stata molto sorprendente nell'arco della partita. Anche da centrale della retroguardia a tre è stato chiamato a spingere molto per creare superiorità numerica nella metà campo dell'Hellas. Ciò ha prodotto i suoi effetti nell'azione del gol di Vlasic. Dunque, l'accorgimento tattico di Juric ha sparigliato le carte e ha dato al Torino una soluzione offensiva in più.
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