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Juric presenta il derby della Mole: “Tutti dobbiamo amare di più il Toro”

Gianluca Sartori

Sembra probabile che tre ragazzi cresciuti nel settore giovanile, Buongiorno, Adopo e Singo, possano essere titolari. Che riflessioni si possono fare? C’è una raccomandazione che si può fare a questi ragazzi che magari sentono tanto questa partita? “Buongiorno la sente, sì. Vorrei comunque avere tanti giocatori che possano crescere, che siano del vivaio o che è come se lo fossero, nel senso che devono sentire la maglia, formare uno zoccolo duro e aiutare nell’inserimento dei nuovi. Buongiorno è uno, Ricci ed altri devono essere così. Queste cose sono quelle che ti aiutano ad essere forte e fare punti. Comunque è sicuramente una bella cosa che abbiamo giocatori del vivaio che giocano in prima squadra”.

Prima del primo derby con lei in panchina disse che Torino, come città, le sembra maggiormente granata come tifoseria. “La sensazione è sempre quella, ma certe volte sento come se l’amore sia bloccato. Come se si aspettasse sempre qualcosa per fare uscire questa energia positiva. Secondo me noi stiamo facendo tantissimo a livello di appartenenza. Anche nelle cose più piccole come il cuoco, che oltre a fare da mangiare deve far sentire i ragazzi amati. Io vorrei introdurre questo amore, perché secondo me è così che si esplode”.

Lei ha mai pensato di fare un salto al Museo del Grande Torino di Grugliasco, magari con la squadra? “Sono d’accordo, potrebbe essere una soluzione. Io vorrei farvi vedere delle foto del Filadelfia di un anno fa. Una cosa da vergognarsi, Brekalo arrivava e diceva: ma veramente dobbiamo allenarci qui? La storia del Toro è importante, la conosco poco io, figuriamoci i ragazzi; dobbiamo trasmettergli il fatto che sono in una società importante”.

 

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