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Mazzarri: “Ancora arrabbiato per il Parma. Derby? Non amo i proclami, ma…”

Le parole / Il tecnico è stato ospite in occasione di un convegno a Montà d'Alba: "Mi piacerebbe tanto poter regalare a tutta questa gente granata soddisfazioni enormi, bellissime"

Redazione Toro News

L'allenatore del Torino Walter Mazzarri è stato relatore due sere fa a Montà, in un'evento organizzato dalla Polisportiva Montatese e molti altri spettatori. Come ha riportato Tuttosport, le parole del tecnico granata sono state molto dolci nei confronti dell'ambiente, parlando di obiettivi e di storia, di umiltà e alchimie. Ecco le sue parole:

"Il Toro ha un blasone unico e tifosi speciali. Mi piacerebbe tanto poter regalare a tutta questa gente soddisfazioni enormi, bellissime. Come mi è successo a Reggio Calabria, quando ci siamo salvati nonostante il -11 in classifica. O, più ancora, come mi è capitato a Napoli: con la vittoria della Coppa Italia e il ritorno del club in Champions, dopo gli anni di Maradona. Stiamo tutti lavorando perché anche a Torino si creino alchimie e sinergie magiche tra giocatori, società, allenatore, collaboratori, tifosi. Un corpo unico. Ma proprio perché alleno il Toro, mi rendo benissimo conto che coltivare questi propositi significa anche sfidare la storia: un compito altissimo. Tutto ciò obbliga un allenatore granata, chiunque esso sia, a dimostrare qualcosa di altrettanto speciale. E io sono una persona che conosce il valore dell’umiltà. Nonché la necessità di imparare e di aggiornarsi di continuo. Bisogna avere anche una scorza dura, per occupare un ruolo così importante e ricco di pressioni. Ma la stessa umiltà la chiedo pure ai giocatori. Perché io amo i calciatori disponibili, intelligenti, coscienziosi, che non si accontentano mai. Sempre affamati, anche se siamo tutti dei privilegiati, dati i nostri stipendi. Difatti sono ancora arrabbiato per la sconfitta col Parma, chiaramente figlia anche di una colpevole sottovalutazione degli avversari: se ti rilassi mentalmente, poi non scorgi il pericolo. E io voglio inculcare una mentalità vincente. Per cui bisogna giocare da squadra. E anche le riserve che entrano devono dare il massimo, perché possono risultare persino più importanti degli 11 titolari, nell’economia di una partita."

Il tecnico Mazzarri ha poi spostato l'attenzione sulla stracittadina con la Juventus: "Mi chiedete del derby: certo che sarebbe bellissimo se succedesse una certa cosa... Ma non voglio dire altro. Sia per scaramanzia, sia perché non amo i proclami. Gli obiettivi vanno perseguiti con i fatti, non annunciati, sbandierati. E a ogni livello i successi si raggiungono solo se tante piccole buone cose quotidiane si sommano, in una crescita graduale di gruppo. Io comunque sento di avere tra le mani una rosa che li comprende e li rispetta, questi valori. E quindi continuo ad avere grande fiducia, al di là di certi insopportabili alti e bassi".

Per concludere, una richiesta da parte del tecnico: "Sugli spalti, in Serie A come nel mondo dei dilettanti, la gente dovrebbe tifare per i propri beniamini, senza insultare gli avversari. E in questa strada di civiltà noi italiani abbiamo ancora un lungo tragitto da percorrere, affinché non si ripetano più certe situazioni solo brutte e ingiustificabili, come è successo a un tecnico, di recente".