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Mazzarri e il trionfo dell’uno contro uno: la chiave della vittoria su Milan e Gattuso

Confronto allenatori / Lukic-Bakayoko, Rincon-Paqueta, Meite-Kessie: a centrocampo i granata giganteggiano sui rispettivi avversari

Andrea Marchello

Il risultato dell'Olimpico Grande Torino è stato di 2 reti a 0 in favore dei granata: la sfida tra le due squadre è passata però anche dallo scontro tra i due tecnici, Walter Mazzarri e Gennaro Gattuso. Vediamo in cosa il tecnico del Torino è stato più bravo.

MODULO  - A creare maggiori pericoli contro i rossoneri sono stati, non a caso, Ansaldi e De Silvestri (oltre Belotti, autore di un'altra prestazione di sacrificio): risalendo il campo con ordine e qualità i granata sono spesso stati bravi a trovare il tempo e lo spazio per servire i due esterni, che hanno giocato una partita in netta proiezione offensiva, lasciando spesso i difensori sull'uno contro uno contro i tre attaccanti. Proprio la scelta di puntare sui duelli personali a tutto campo è stata la scelta vincente di Mazzarri: ha evidenziato la miglior tenuta fisica e mentale generica dei granata sui rossoneri.

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MARCATURE - Al centro del campo netta superiorità granata, che pure si vedeva contrapposto un reparto centrale, quello del Milan, di qualità. Mazzarri ha dall'inizio saputo leggere le intenzioni di Gattuso e, fin da subito, ha chiesto al suo trio di centrocampisti di marcare esclusivamente a uomo sui loro opposti, andando ad imbrigliare i giocatori in maglia rossonera in modo così asfissiante che, ad un certo punto, i rossoneri sono stati costretti a risalire il campo esclusivamente con lanci lunghi verso Cutrone. Lukic ha annullato Bakayoko; Meité ha tenuto a bada Kessié ed un monumentale Rincon ha reso vani gli sforzi di Lucas Paquetà.

DIFESA - Per quel che riguarda i tentativi di manovra in area granata, tutti respinti, altro lavoro encomiabile l'ha fatto la difesa schierata dal tecnico del Toro. Anche qui marcature a uomo, frutto dell'intuizione tattica di Mazzarri, e risultato ottenuto: Izzo si è occupato splendidamente di Calhanoglu, Nkoulou di Cutrone e Moretti ha fermato Suso prima e Piatek poi.