Rizzoli boccia la proposta di Cairo per il VAR: “Che senso ha?”

Altro capitolo della querelle Cairo-VAR, con il Designatore della A ed ex arbitro Nicola Rizzoli che entra nella questione, chiudendo momentaneamente alla proposta di Urbano Cairo di far richiedere agli allenatori un controllo al VAR. Già Collina aveva rilasciato delle dichiarazioni che andavano in questo senso, ora anche il Designatore è intervenuto nel merito facendo riferimento al clima di competizione che si verrebbe ad instaurare tra allenatori e tecnologia.

CAIRO – Il presidente del Toro era più volte intervenuto sul rapporto tra direttori di gara, Video Assistant Referee e Torino, proponendo diverse soluzioni. In un primo momento aveva teorizzato una VAR chiesta dal capitano, per poi sostenere la tesi della VAR a chiamata dell’allenatore. Quel che è certo è che tra lo strumento tecnologico per come viene usato adesso ed il patron granata non c’è feeling; lo stesso patron in più occasioni ha espresso la propria contrarietà: a fine ottobre, alla presentazione del Giro d’Italia, aveva dichiarato che “Con una Var equa il Torino avrebbe qualche punto in più e sarebbe in zona Champions.”

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RIZZOLI – L’intervento di Rizzoli fa seguito, temporalmente a quello di Collina, che già a metà ottobre si era opposto alla richiesta di check al VAR da parte degli allenatori avanzata da Cairo, giudicata come “impensabile”. A differenza del designatore UEFA, che aveva posto l’accento sull’interpretazione dell’arbitro, Rizzoli si concentra sulla fiducia tra gli attori in campo: “Se siamo nel protocollo non c’è una situazione che non sia stata controllata. Che senso ha mettere in competizione un allenatore con il Var? Andiamo a mettere in competizione delle persone che devono fare due lavori differenti. Entriamo in un merito di cultura che essenzialmente è il fatto di non fidarsi” ha dichiarato.

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